Aleksandar Ceferin, presidente UEFA, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano inglese The Guardian: "C'è ancora molto da fare, da qualche giorno sono tornato in sede e ho incontri dalle 9 alle 23. Poi torno a casa ed è difficile addormentarsi, sarei abbastanza irresponsabile se ci riuscissi. Per noi la situazione non è così allarmante, ma ci preoccupiamo per leghe, club e altre parti interessante. Quando ho rinviato Euro 2020 è stato ancora peggio, non riuscivo ad addormentarmi e mi svegliavo nel cuore della notte. Sono pronto a scommettere sul regolare svolgimento di Euro 2021. Non credo che questo virus durerà per sempre, penso che la situazione cambierà prima di quanto molti pensano. È una situazione seria ma sta migliorando, siamo più informati e io per natura sono ottimista. Siamo pronti e seguiremo le raccomandazioni delle autorità ma sono sicuro che il buon vecchio calcio con i tifosi tornerà molto presto".
Poi ancora: "Quando ci libereremo di questo sanguinoso virus le cose torneranno alla normalità. Il calcio non è cambiato dopo la seconda guerra mondiale o la prima guerra mondiale e non cambierà nemmeno a causa di un virus. Ho sentito dire molte volte che il mondo non sarà più lo stesso dopo e questo potrebbe essere vero, ma il mio punto di vista è perché non pensare che il mondo sarà migliore dopo questo virus? Perché non pensare che saremo più intelligenti o finalmente capiremo quanto siamo fragili? Potrebbe essere una lezione per tutti noi".
Una battuta sul calciomercato: "Non credo che i giocatori siano avidi, è semplicemente il mercato a decidere se un giocatore vale 20 milioni a stagione oppure meno. Quindi ora bisognerà vedere quale sarà la risposta del mercato stesso, ma non credo sia giusto dare degli avidi ai giocatori o che loro non siano giusti per lo stipendio che prendono. Portano anche molte entrate al calcio che è una grande industria, che paga una grande quantità di tasse. E anche il calciatore le paga, quindi non si tratta di giocatori avidi o di club poco saggi ma semplicemente di regole di mercato".