Sebino Nela è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 101.500 di Centro Suono Sport.
"In una partita secca incidono molte cose. Il derby è una partita diversa, inutile nascondersi, a nessuno fa piacere prendere le prese in giro il giorno dopo al bar. Io ne ho giocati tantissimi di derby e molti anche brutti. Senza pubblico allo stadio sarà strano, una situazione tutta da verificare. Lo stadio vuoto per giocatori con meno personalità forse è anche meglio. Io un gol al derby l’ho fatto e ci ho campato per sei mesi (ride,ndr). Fare un gol al derby è una sensazione meravigliosa, una sensazione che meriterebbero di provare tutti i tifosi. Io come calciatore sono stato fortunato: ho vissuto tutte le partite con lo stadio pieno. Oggi andare all’Olimpico, quando si poteva, e vedere 20 mila spettatori un po’ mi rattrista. Prima del derby c’erano i calciatori romani che non riuscivano a dormire e ci tenevano in piedi tutta la notte, Bruno me lo ricordo che lo sentiva parecchio. Il giorno del derby, anche se fuori dal campo eravamo amici con alcuni giocatori della Lazio, eravamo divisi tra romanisti e laziali, ed è giusto così. Non erano amici, erano avversari. La Roma quest’anno sta facendo una cosa: vince con tutte quelle che vengono definite medio-piccole. Spesso sono queste sfide a far la differenza, poi negli scontri diretti uno se la gioca. Secondo me venerdì la Roma deve partire forte, deve dominare la partita per creare una pressione anche nella testa dei giocatori della Lazio".
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