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(27/02/2021) Altre News

Pioli in conferenza stampa: Contro la Roma è uno scontro diretto. Vogliamo dimostrare di essere una squadra forte

Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’AS Roma.
 
L’atteggiamento della Roma: “E’ una squadra che presenta tante soluzioni offensive, con giocatori di qualità e giocatori di velocità. Dzeko è un punto di riferimento, stava anche giocando bene, la Roma ha ottenuto dei risultati anche senza di lui, quindi affrontiamo una squadra che sta bene, che tiene bene il campo e dobbiamo contrapporci con grande lucidità tattica e con grande compattezza in entrambe le fasi di gioco”.
 
Kjaer ha detto ‘Non dobbiamo cambiare nulla’, in riferimento alla questione psicologica. La soluzione giusta è quella di essere compatti? “Sì, poi possono cambiare delle posizioni in campo, cosa che abbiamo sempre fatto attraverso un sistema di gioco elastico e non fisso nelle posizioni. Il nostro percorso è bello chiaro, è quello di cui ha parlato Kjaer e rispecchia tutta la nostra convinzione, la nostra fiducia sul lavoro e sul percorso che stiamo facendo. Kjaer ha detto che è un bene giocare contro avversari forti ed ora arriveranno avversari forti. Abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo momento e ci arriviamo bene. Stiamo cercando di diventare una squadra vincente: i perdenti restano sulle sconfitte, i vincenti provano a trovare delle soluzioni e a pensare alla prossima gara ed è quello che stiamo facendo noi”.
 
Che tipo di partita è quella contro la Roma? “E’ uno scontro diretto Champions, questo dice la classifica. Quest’anno tutte le 7 squadre del campionato sono lì in pochissimi punti. Affronteremo una squadra distante da noi solo 6 punti, che sta facendo un grandissimo percorso così come lo stiamo facendo noi. Sarà una partita importante che vale sì tre punti come le altre ma è uno scontro diretto. E’ il momento di spingere, dobbiamo metterci alla prova e provare ad essere una squadra forte”.
 
Tutte le squadre che hanno messo in difficoltà la Roma hanno deciso di chiudersi. Dobbiamo aspettarci questo atteggiamento anche dal Milan? “L’importante è che il Milan faccia delle scelte tattiche precise. Quando vogliamo essere aggressivi servirà farlo forte e accompagnando l’aggressione. Quando non sarà possibile aspetteremo. Abbiamo il nostro modo di giocare, i nostri concetti che non dovranno assolutamente cambiare ma abbiamo grande rispetto dell’avversario. Conosciamo le qualità della Roma e proveremo a limitarle nel tentativo di esaltare le nostre”.
 
Il Milan non segna su azione da 4 partite. Perché? “Solo contro lo Spezia non siamo riusciti a creare occasioni da gol mentre nelle due partite contro la Stella Rossa e contro l’Inter le abbiamo create. Dobbiamo tornare a giocare di più nella metà campo avversaria, questo è un obiettivo anche per la partita di domani”.
 
Quanto sarà importante fare un altro tipo di prestazione? “Risultato e prestazione devono viaggiare insieme. Solo attraverso una prestazione positiva e continua potremo pensare di superare un avversario così”.
 
Come state vivendo questo momento? “E’ tutto nella normalità. Siamo stati elogiati quando abbiamo fatto risultati eccezionali ed ora veniamo giustamente criticati perché non abbiamo giocato le ultime partite all’altezza delle nostre possibilità. Non cambia niente dentro lo spogliatoio, perché continuiamo a credere nelle nostre idee e nella nostra qualità. Questo è un momento decisivo perché da marzo in avanti si deciderà la stagione. Volevamo arrivarci da protagonisti e ci siamo. Le critiche fanno parte del gioco, vanno accettate e devono aiutarci”.

Tomori sarà titolare contro la Roma? “Sta facendo bene, ha delle belle caratteristiche e si è inserito con velocità dimostrando intelligenza e disponibilità. Abbiamo un gruppo forte e farò le scelte migliori”.
 
Oggi il Milan dove guarda in classifica? “Guarda alla partita di domani, poi guarderemo la classifica. Vogliamo tornare a vincere le partite. I conti poi si fanno alla fine. Non ci siamo esaltati prima e non siamo depressi ora. Tutti insieme dobbiamo fare qualcosa in più”.
 
Romagnoli e il suo rendimento recente: “Non serve andare sui singoli in una situazione del genere, non mi piace. Non cerchiamo colpevoli ma soluzioni. Ci sta che un giocatore possa perdere la condizione ma noi dobbiamo cercare di lavorare bene da squadra”.
 
Il momento che sta vivendo la squadra: “A livello tecnico e tattico non siamo stati all’altezza, non è un discorso fisico. Se a livello tattico allunghi le distanze corri di più e male”.
 
In un mese e mezzo sono arrivate 4 sconfitte. Cosa è cambiato rispetto alla prima parte di stagione? “Se diminuisci il livello della prestazione puoi andare incontro alle sconfitte. Bisogna tornare ad alzare il livello delle nostre partite”.
 
Ibrahimovic è sereno? “Avete parlato voi di altre cose… Lui pretende tanto da se stesso e dai compagni e non è una novità. E’ un bene che continui ad essere così. E’ motivato, sereno e concentrato sulla partita di domani”.
 
Rebic: “Sta bene, solo che ultimamente è stato meno preciso e meno efficace così come ci aveva abituato”.
 
Perché credere ancora in questo Milan? “Il nostro percorso è cominciato a gennaio 2020 e abbiamo dimostrato di avere qualità e identità oltre a giocatori forti. Si riparte da quella base lì”.
 
Il pressing non è più così alto come in precedenza: “Nella pressione dobbiamo essere più decisi e più forti. Possiamo fare meglio come intensità”.
 
Il Milan non lancia più la palla in verticale: “Sì e questo non ci ha permesso di spostare in avanti il baricentro della squadra che si è allungata troppo con pochi giocatori in fase offensiva e con meno possibilità di recuperare subito il pallone”.
 

 


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