José Mourinho, allenatore dell’AS Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro lo Zorya Luhansk.
Il significato di questa partita? “Se vinciamo siamo dentro, se perdiamo siamo fuori. Un pareggio lascerebbe tutto aperto, con il destino sempre nelle nostre mani. Questo significa che per entrambe le squadre è una finale ed è una partita importante. So che sarà molto dura per noi andare avanti sia con il campionato che con la Conference League ma è un problema che vogliamo avere. Per questa ragione domani faremo il massimo per vincere".
Il significato di questa partita? “Se vinciamo siamo dentro, se perdiamo siamo fuori. Un pareggio lascerebbe tutto aperto, con il destino sempre nelle nostre mani. Questo significa che per entrambe le squadre è una finale ed è una partita importante. So che sarà molto dura per noi andare avanti sia con il campionato che con la Conference League ma è un problema che vogliamo avere. Per questa ragione domani faremo il massimo per vincere".
Cosa si aspetta in campo da Zaniolo, qualora dovesse giocare? “Non mi aspetto niente in particolare, mi aspetto tutto però dalla squadra. Abbiamo vinto come squadra a Genova ed è come squadra che dobbiamo giocare e fare di tutto per vincere. A Genova non ha giocato neanche un minuto ma dal modo come ha esultato è stato come se avesse giocato tutti e 90 i minuti. Mi aspetto un giocatore di squadra, non mi aspetto niente da Zaniolo come calciatore singolo”.
Rui Patricio sarà confermato anche nelle partite di coppa? "Sì. Non è Rui che sta tra i migliori portieri del campionato ma siamo noi come squadra che prendendo tre gol a Venezia o a Verona continuiamo a stare lì ancora tra le migliori come performance a livello difensivo. Fuzato sta lavorando in modo fantastico e può giocare, ho fiducia totale in lui. In questo momento è un'opzione e giocherà Rui domani".
Abraham è uno degli attaccanti che ha tirato più volte in porta in campionato però ha raccolto solo cinque gol. Lei è soddisfatto delle sue prestazioni? "Sono contento. Ovviamente quando sei un attaccante di una squadra che crea tanto e quando giochi per una squadra offensiva di solito hai la possibilità di segnare di più. Lavora tanto per la squadra, aiuta tanto nella costruzione e per me non è un problema. In questo momento sono contento di lui. Mi sembra che sia un giocatore più di squadra, ha imparato ad avere un'altra dimensione come giocatore di squadra che magari prima non aveva. Presto arriveranno più gol e dopo avrà tutto: avrà il lavoro di squadra e segnerà di più. Ha avuto un piccolo calo dopo un inizio molto forte, un inizio che ha colpito tutti, un piccolo calo che mi sembra normale. Ha avuto anche un piccolo infortunio subito in Inghilterra che gli ha fatto giocare alcune partite con qualche limitazione. Domani giocherà, così come giocheranno Zaniolo e Rui Patricio".
La difesa a tre: "Non mi piace giocare a cinque, perchè una cosa è il concetto di tre e un'altra è il concetto di cinque. Abbiamo perso tutti i terzini sinistri e in quel momento abbiamo scelto di giocare a tre con El Shaarawy che non è un terzino e che non permette alla squadra di giocare a cinque dove le ali sono terzini di base. Abbiamo adottato questa soluzione che è andata secondo me bene a livello di gioco. A livello di risultati siamo andati bene a Genova ma male a Venezia. La rosa non è stata costruita per giocare a tre però i giocatori hanno fatto uno sforzo per potersi adattare. La dinamica non è buona per tutti ma è molto buona per qualcuno che si adatta bene con le proprie caratteristiche. E' un qualcosa che dobbiamo avere sempre in tasca come opzione. Quando recuperemo tutti i calciatori l'obiettivo sarà sempre quello di tornare al modello di gioco che volevamo sviluppare. Per emergenza siamo costretti a sviluppare questo gioco e sono contento perché lo vedo bene, i giocatori sono contenti. Anche se per El Shaarawy, ad esempio, è molto più facile giocare come un'ala nel 4-3-3 che giocare in questo sistema, però per altri è più facile. Cercheremo equilibrio. Domani giocheremo a 4? Posso dirti solo un quarto giocatore che giocherà: Veretout".
Viña e Calafiori: uno di loro può recuperare? "Si sono allenati con la squadra e oggi faremo una riunione con lo staff medico e i preparatori per decidere così come è successo con Smalling. Per Chris abbiamo deciso prima di partire per Genova. Si sono allenati con la squadra, è stata la prima volta ma penso di sì".
Cosa ha capito di più in questi mesi? "Conosco meglio i miei giocatori. El Shaarawy sta giocando in quella posizione, una cosa per me impossibile da pensare all'inizio. Io lo scorso anno l'ho trovato un giocatore con alti e bassi, con problemi fisici, con un problema nel potersi adattare ad un'intensità di gioco alta. Invece ha avuto un'evoluzione e gioca 90 minuti. Contro il Genoa è stato lui a fermare l'unica occasione che hanno avuto, salvando la situazione. Questo è un El Shaarawy che non ho mai conosciuto. Imparo dai calciatori e parlo di posizioni e di caratteristiche".
Rui Patricio sarà confermato anche nelle partite di coppa? "Sì. Non è Rui che sta tra i migliori portieri del campionato ma siamo noi come squadra che prendendo tre gol a Venezia o a Verona continuiamo a stare lì ancora tra le migliori come performance a livello difensivo. Fuzato sta lavorando in modo fantastico e può giocare, ho fiducia totale in lui. In questo momento è un'opzione e giocherà Rui domani".
Abraham è uno degli attaccanti che ha tirato più volte in porta in campionato però ha raccolto solo cinque gol. Lei è soddisfatto delle sue prestazioni? "Sono contento. Ovviamente quando sei un attaccante di una squadra che crea tanto e quando giochi per una squadra offensiva di solito hai la possibilità di segnare di più. Lavora tanto per la squadra, aiuta tanto nella costruzione e per me non è un problema. In questo momento sono contento di lui. Mi sembra che sia un giocatore più di squadra, ha imparato ad avere un'altra dimensione come giocatore di squadra che magari prima non aveva. Presto arriveranno più gol e dopo avrà tutto: avrà il lavoro di squadra e segnerà di più. Ha avuto un piccolo calo dopo un inizio molto forte, un inizio che ha colpito tutti, un piccolo calo che mi sembra normale. Ha avuto anche un piccolo infortunio subito in Inghilterra che gli ha fatto giocare alcune partite con qualche limitazione. Domani giocherà, così come giocheranno Zaniolo e Rui Patricio".
La difesa a tre: "Non mi piace giocare a cinque, perchè una cosa è il concetto di tre e un'altra è il concetto di cinque. Abbiamo perso tutti i terzini sinistri e in quel momento abbiamo scelto di giocare a tre con El Shaarawy che non è un terzino e che non permette alla squadra di giocare a cinque dove le ali sono terzini di base. Abbiamo adottato questa soluzione che è andata secondo me bene a livello di gioco. A livello di risultati siamo andati bene a Genova ma male a Venezia. La rosa non è stata costruita per giocare a tre però i giocatori hanno fatto uno sforzo per potersi adattare. La dinamica non è buona per tutti ma è molto buona per qualcuno che si adatta bene con le proprie caratteristiche. E' un qualcosa che dobbiamo avere sempre in tasca come opzione. Quando recuperemo tutti i calciatori l'obiettivo sarà sempre quello di tornare al modello di gioco che volevamo sviluppare. Per emergenza siamo costretti a sviluppare questo gioco e sono contento perché lo vedo bene, i giocatori sono contenti. Anche se per El Shaarawy, ad esempio, è molto più facile giocare come un'ala nel 4-3-3 che giocare in questo sistema, però per altri è più facile. Cercheremo equilibrio. Domani giocheremo a 4? Posso dirti solo un quarto giocatore che giocherà: Veretout".
Viña e Calafiori: uno di loro può recuperare? "Si sono allenati con la squadra e oggi faremo una riunione con lo staff medico e i preparatori per decidere così come è successo con Smalling. Per Chris abbiamo deciso prima di partire per Genova. Si sono allenati con la squadra, è stata la prima volta ma penso di sì".
Cosa ha capito di più in questi mesi? "Conosco meglio i miei giocatori. El Shaarawy sta giocando in quella posizione, una cosa per me impossibile da pensare all'inizio. Io lo scorso anno l'ho trovato un giocatore con alti e bassi, con problemi fisici, con un problema nel potersi adattare ad un'intensità di gioco alta. Invece ha avuto un'evoluzione e gioca 90 minuti. Contro il Genoa è stato lui a fermare l'unica occasione che hanno avuto, salvando la situazione. Questo è un El Shaarawy che non ho mai conosciuto. Imparo dai calciatori e parlo di posizioni e di caratteristiche".