Nuovo Global Ambassador di Digitalbits, anche main sponsor dell’AS Roma, Francesco Totti oggi è stato protagonista in conferenza stampa all’interno della location La Lanterna. “DigitalBits mi ha cercato e non ho aspettato un secondo a dire di sì. La Roma in questo contesto non c’entra nulla – ha raccontato Totti –".
Il futuro? "Il futuro non so cosa mi riserverà, sicuramente tramite DigitaBits avrò più occasione per parlare con la Roma ma sono due cose totalmente diverse, penso a questa partnership importante per me e per loro. Ho avuto subito empatia. Per quanto riguarda la Roma tutto potrà succedere".
La Roma: "Per vincere servono i giocatori, un allenatore importante e una società che aiuta e che faccia sentire a casa chiunque nel club. La cosa primaria però sono i giocatori. Non voglio disprezzare la squadra che abbiamo adesso, è una rosa con giocatori importanti, non ci sono i campioni ma giocatori che possono fare bene in un contesto di squadra, i campioni da soli non riescono a vincere. Da tifoso dico che non stiamo attraversando un grande momento, ma non sei tifoso della Roma se non soffri. Siamo abituati a queste annate altalenanti. Sono sicuro che mister e società vogliano far tornare a sorridere i tifosi. La Roma merita palcoscenici più importanti, diamo tempo anche se spero sia ristretto. Speriamo di tornare in campo internazionale e fare belle figure. I Friedkin? Sabato ci siamo salutati".
Il ritorno all'Olimpico: "Una sensazione diversa, dopo due anni che non andavo allo stadio a vedere la Roma mi ha fatto un effetto particolare. Ero stato a vedere Italia-Svizzera, ma è diverso. Quando c'è la Roma ti senti a casa. Sono sensazioni che le percepisci solo tu internamente e mi ha fatto un effetto grandissimo, ringrazio i tifosi per l'accoglienza che mi riservano ogni giorno, non solo allo stadio, e spero di tornarci il prima possibile".
Sul proprio futuro, Totti si esprime così: "Come mi vedo tra 10 anni? Già sono diverso oggi, non so fra dieci anni, spero di fare cose che mi arrivino da dentro, di farle con voglia, determinazione e istinto. Quello che mi riserva non lo so, ma ogni cosa la faccio con dedizione, rispetto e voglia come ho fatto 30 anni con la mia Roma, è stata la mia prima casa. Io lo posso dire 'la mia Roma' e ne vado orgoglioso. Non faccio nessun riferimento a niente".