Al termine di Roma-Atalanta il tecnico giallorosso José Mourinho ha parlato a Dazn.
L’infortunio di Dybala e la partita. Come l’ha vista? “L’ho vista come la partita più facile da vincere di questa stagione. Contro il Monza e la Cremonese qui all’Olimpico non abbiamo dominato e non abbiamo avuto il controllo della partita per 90 minuti. Oggi sì. Possiamo parlare di Dybala, possiamo immaginare tante palle gol, tanto gioco, possiamo immaginare un gol di Paulo però questo è immaginare… Parliamo di oggettività: una grande partita da parte nostra, tante palle gol, tanto dominio, tanto controllo contro una squadra che si è difesa molto, molto bene ed è una qualità quella di difendere benissimo e di avere anche un po’ di fortuna in alcuni momenti”.
Cosa è successo quando è stato espulso? Ha avuto qualche problema con Chiffi o Hateboer? “No, niente con Chiffi o con Hateboer. Sì con l’anti-gioco, sì con noi che vogliamo giocare mentre loro sapevano perfettamente che la palla non si poteva rimettere in gioco e hanno lanciato lungo per Hateboer solo per perdere tempo. Io volevo fermare questa azione che aveva solo un obiettivo: perdere tempo. Ma niente con Hateboer”.
C’era un po’ di tensione accumulata? “Elettricità sì perché la squadra stava giocando benissimo e aveva bisogno di ritmo e continuità. Al di là di questo emozioni controllate, nessun tipo di problema al netto di un rigore chiarissimo su Zaniolo nel primo tempo. Ho cercato di parlare con Chiffi a fine partita e se l’arbitro mi dice che non c’è rigore se il giocatore non si butta a terra, io allora devo cambiare il discorso con i miei giocatori. Devo dire ai miei giocatori di buttarsi altrimenti l’arbitro non dà il rigore. Lui non mi ha risposto obiettivamente, mi ha parlato di interpretazione ma per me non c’è interpretazione, è rigore perché il giocatore non riesce a dare continuità all’azione”.
Teme una sanzione disciplinare? “Io sono entrato in campo e se il regolamento dice che non si può l’espulsione è giusta”