José Mourinho, allenatore dell’AS Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita contro la Salernitana.
Un commento sulla partita e un aggiornamento su Dybala: “Penso che l’aggiornamento su Dybala tu debba chiederlo alla stessa persona che ti ha dato la formazione oggi a mezzogiorno. Se hai una spia dentro che ti dà la formazione 6-7 ore prima della partita, sicuramente la stessa spia ti può dire come sta Dybala”.
La partita: “Ovviamente una partita difficile contro un avversario che ha giocato come se fosse una finale di Champions League e non lo dico come critica ma lo dico perché è così, così deve essere il calcio, si deve giocare sempre fino al limite. Loro non avevano bisogno di punti ma avevano bisogno di essere professionisti e hanno giocato con questo atteggiamento. Noi abbiamo fatto tanti cambi e quando facciamo i cambi non cambiamo i principi di base però cambia a livello di qualità. Nel secondo tempo abbiamo fatto altri cambi, la squadra è migliorata e magari meritavamo qualcosina in più, così come loro hanno meritato il pareggio”.
Quanto è difficile giocare una finale europea sapendo di giocarsi la stagione in 90 minuti? “Chi ha parlato della Champions League come un obiettivo della Roma? Io no sicuramente. Io cerco sempre di essere onesto, non mi piace vendere fumo, non ho mai detto che la Roma era candidata alla Champions e sarebbe stata una cosa irresponsabile parlare di Champions quando devi competere contro le squadre che noi abbiamo davanti. Io in finale mi gioco la finale, niente di più”.
Tiago Pinto ha parlato di Champions League: “E’ un problema suo. Lui è il direttore e io sono l’allenatore. Siamo tanto amici, possiamo avere opinioni diverse. Noi siamo capaci di fare la storia, lo abbiamo già fatto e vogliamo continuare a farlo, però la Champions con un mercato da 7 milioni di euro non è storia, non è neanche un miracolo ma è Gesù Cristo che è arrivato a Roma e che si è andato a fare una passeggiata al Vaticano”.
Questa divergenza di vedute tra lei e la società può portare alla sua eventuale decisione di andarsene? “Ciao a tutti, ho due giorni di vacanza, devo prendere l’aereo”.