Nicolò Zaniolo, calciatore dell'Aston Villa, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Corriere dello Sport.
Anche da Unay Emery stai imparando? Con l'Aston Villa non stai giocando molto. «È vero e ti confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l'allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho».
Di questi tre, quello che conosci meglio è stato esonerato dalla Roma. «Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall'interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione».
Dimmi di De Rossi, certo. «Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me».
Visto che ci siamo, mi parli della tua verità sul divorzio dalla Roma? Ne abbiamo scritte e raccontate tante. «Semplice. È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separarsi, pur conservando il ricordo nel cuore».
In realtà si è parlato tanto di problemi contrattuali e di rottura con i senatori dello spogliatoio. Due, Mancini e Pellegrini, ora sono tuoi compagni in azzurro. «Non è successo niente di particolare. La verità è che qualcosa si era interrotto nel feeling con la Roma e abbiamo deciso di comune accordo che non avesse senso trascinare la questione».
Insomma, torni? Dicono Milan. «Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa».
Qualcuno ipotizza addirittura tu possa tornare a Roma, sponda Lazio. «Non so nulla. Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile».