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Dal ritiro dell'Olanda Under 21, Anass Salah-Eddine ha rilasciato un'intervista ai microfoni di ESPN. L'esterno della Roma, arrivato nel mercato di gennaio, ha raccontato il suo passaggio dall'Eredivisie alla Serie A. Ecco le sue parole.
C'era la possibilità di andare al PSV, poi è arrivato l'interesse della Roma.
"All'ultimo minuto. Quando l'AS Roma si è interessata, sapevo che volevo veramente fare quel passo. E' stata la scelta migliore che potessi fare".
Cosa pensi della Roma?
"L'AS Roma è uno dei club più grandi al mondo. Questo è quello che vuoi come calciatore e come persona. Mi sono fatto vedere di più in Europa e quelle sono le partite con maggiore prestigio. Il fatto che abbia giocato bene in quelle partite ha sicuramente aiutato. La cosa più importante per loro è che lo dimostri nelle grandi partite, quindi erano convinti".
Sul connazionale Rensch?
"L'ho chiamato. Devyne è stato positivo e questo mi ha dato una piccola spinta. Nei miei primi giorni è stato bello averlo con me, ma abbiamo un ottimo rapporto anche con gli altri compagni. E' un gruppo molto unito, quindi siamo tutti una cosa sola. Ho un buon rapporto con tutta la squadra".
Chi è il miglior giocatore della Roma?
"Credo di poter fare solo un nome: Paulo Dybala. Quello che a volte fa vedere in allenamento e in partita è davvero bello".
E' il miglior giocatore con cui hai mai giocato?
"Bella domanda, ma direi di sì. Ci sono piccole cose, come un passaggio ricevuto o uno lasciato andare, che nessun altro vede".
Com'è stato l'inserimento nel gruppo? Le differenze con l'Olanda?
"Sono riuscito a trovare velocemente il mio posto e spero di sentirmi ancora più a mio agio nei prossimi mesi, di poter avere la mia occasione. Ranieri è un allenatore molto esperto. E' bravo nelle tattiche di gruppo e nell'individualità. Si impara molto da lui durante l'allenamento. Qui giochi contro tante formazioni con moduli diversi. Nei Paesi Bassi giochi spesso contro il 4-3-3, ma qui ti viene chiesto qualcosa di diverso in ogni partita".
Cosa dici sulla piazza giallorossa?
"Ho subito scoperto il calore della piazza dal momento in cui sono salito sull'aereo con il mio agente e la mia famiglia. Quando sono atterrato a Roma, l'aeroporto era vuoto. Non c'erano voli, davvero. C'erano persone che mi aspettavano fuori e quella è stata la mia prima esperienza con l'AS Roma. Quando sono arrivato per la prima volta allo stadio... non ho mai provato nulla del genere".
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