Chiaro e deciso. Gian Piero Gasperini ha confermato la sua linea nelle parole rilasciate ai cronisti presenti dopo l'allenamento di ieri al St. George's Park di Burton upon Trent. Il tecnico della Roma ha fatto un punto sul ritiro, sui giocatori in rosa, sul mercato e sulla questione della fascia da capitano. Ecco le sue parole.
Un bilancio di questa prima parte del ritiro?
"Buono, abbiamo trovato una bellissima struttura per lavorare bene, siamo ormai nella parte quasi finale della preparazione, questo è un posto ideale anche per il clima. Ci sono queste partite già molto impegnative che saranno dei bei test".
Come sta Dybala?
"Paulo è qui e sta facendo differenziato, sta recuperando dal suo intervento. È una situazione da controllare, speriamo che la prossima settimana quando torneremo a Roma si potrà unire al gruppo".
Quanti giocatori mancano a questa squadra?
"L'avete detto voi quanti ne mancavano (ride, ndr). Dipende da cosa vogliamo fare. Il punto è che qualche ruolo va completato e poi tutto sarà in base a quanto saremo forti davanti. Lì determineremo quanto sarà forte la squadra. La squadra sta prendendo una sua fisionomia, speriamo in qualcuno per completare e rinforzare la rosa".
Cosa serve per essere forti davanti?
"Non è una cosa nostra, ma di tutte le squadre. Spendono tutti grandi cifre per gli attaccanti. Il reparto offensivo è quello più cercato e più costoso. Le squadre con i giocatori forti in attacco sono le più competitive".
Che lavoro state facendo con Dovbyk?
"È stato pagato una bella cifra l'anno scorso. Ha dimostrato di essere un centravanti di valore, ha fatto i suoi gol. Stiamo lavorando per migliorare alcune sue lacune, come la capacità di essere in gioco. Non deve essere troppo in anticipo o troppo in ritardo. È come nella musica: se sei fuori tempo, sei stonato".
Cosa manca alla sua Roma?
"Sono contento di tutti i ragazzi, che sono stati encomiabili. È una squadra che lavora, che ha spirito di gruppo, che ha senso di appartenenza. Si potranno dire tante cose a questa squadra, ma non che non c'è l'impegno e l'attaccamento alla Roma".
Su Wesley?
"È un giocatore che era nella ricerca della Roma. Io lo conoscevo bene perché con l'Atalanta avevamo praticamente chiuso l'anno scorso, poi è saltata all'ultimo momento. Non è una mia richiesta specifica, ma un profilo che la società seguiva per quel ruolo. Parliamo di un 2003 che gioca nella nazionale brasiliana e ha grandi margini di miglioramento. Giocare nel Flamengo a quell'età, davanti a 100mila persone, significa avere già un bel bagaglio. Se fosse un giocatore già completo, sarebbe costato un'altra cifra".
Si parla molto di Echeverri del Manchester City.
"Non parlo mai di singoli di altre squadre, non ho mai fatto nomi. Ho grande rispetto per l'area scouting della Roma, che è di livello. Io a volte posso dare dei suggerimenti, ma la linea è chiara: a me piacciono i giocatori bravi".
Che caratteristiche cerca per il trequartista di sinistra?
"Abbiamo già una squadra quasi formata, anche se in alcuni ruoli siamo un po' contati. Abbiamo l'esigenza di inserire un paio di giocatori in più, perché non tutti potranno fare cinquanta partite. Questo per quanto riguarda il completamento. Invece per il rafforzamento la società è alla ricerca di profili che possano darci quel qualcosa in più".
Ha già deciso per la fascia da capitano?
"Non c’è questo problema. Ho sempre dato la fascia a chi ha più presenze in squadra e questo sistema ha sempre funzionato. Non ci sono altre gerarchie. I capitani con me sono 7-8 e spero diventino anche 15 o 20. I capitani sono quelli che giocano per la squadra e che hanno grande attaccamento".
Come sta Pellegrini?
"È ancora fermo, ma ha ricominciato ad allenarsi. È rimasto a Roma proprio per iniziare la sua preparazione".
Su Ghilardi?
"Per ora ha fatto due allenamenti. Rientra nei profili di quello che sta cercando la Roma e del motivo per cui sono stato chiamato. C’è questa esigenza da parte della proprietà di lavorare e costruire anche in funzione futura con ragazzi giovani, con la prospettiva di creare una rosa che possa, nel tempo, diventare sempre più forte".
Ha visto sorridere i giocatori in questi giorni?
"Spero di sì. Ho trovato un ottimo gruppo, ragazzi che hanno voglia di fare una grande stagione".