La Roma ha vinto 1-0 il Derby contro la Lazio, valido per la quarta giornata di Serie A. Dopo la partita, Lorenzo Pellegrini, autore del gol vittoria, è intervenuto ai microfoni di Dazn. Ecco le parole del centrocampista giallorosso, riportate dal sito ufficiale del club.
Cosa c'è nella tua esultanza dopo il gol?
"C'è tanto, mi sono un po' commosso dopo il gol perché lui (Mancini, ndr) lo sa - magari non tutti lo sanno - ma è da quando mi sono fatto male che le persone che mi sono vicine sanno quanto ci tenessi a tornare, a tornare bene. E se oggi sono riuscito in questo - a tornare in campo dall'inizio, a vincere questo derby per la nostra gente - tanto lo devo alla mia famiglia e lui (sempre Mancini, ndr) fa parte della mia famiglia, e tutte le persone che mi sostengono e che mi vogliono bene e che mi sono state vicino in questo periodo difficile, di fatica ma di volontà".
Cinque minuti prima che facessi gol è venuto fuori uno striscione "bentornato capitano": per loro lo sei ancora però... Lì ce ne sono di persone che ti vogliono bene.
"Sì, ma questo io lo so e non l'ho mai messo in dubbio e io voglio bene a loro. Comunque, al di là di tutto, penso che questa squadra possa ancora tanto migliorare perché ha un sacco di persone e di uomini veramente con tanta personalità che tengono tantissimo alla Roma e io mi sento orgoglioso di essere uno dei capitani, uno dei responsabili di questo: del fatto di trasmettere questa passione che c'è - che manda avanti la Roma, la passione dei nostri tifosi - a chi arriva, a chi viene e magari ancora non ha capito dov'è. E in questo c'è lui, che non è un mio compagno di squadra: è più un fratello forse, un fratello di sangue diverso ma un fratello, un grande fratello".
Hai mai pensato di andare via dalla Roma, quest'estate?
"Io penso che, al di là di tutti i ragionamenti e le parole che uno può dire, c'è una costante. La costante è che io amo la Roma e che, da quando sono stato qui fino a quando porterò questa maglietta addosso, non ci sarà mai un momento in cui Lorenzo potrà dare qualcosa di meno. Non so quello che succederà in futuro perché la vita è imprevedibile, basta guardare quello che è successo: ero a un passo magari dall'andare e non si sapeva come sarei tornato dall'infortunio. E oggi torno dall'inizio in un derby e faccio il gol vittoria, quindi il calcio è imprevedibile, è bello per questo, e io me lo vivo fino alla fine con la maglietta che amo addosso".
Quattro gol nel derby, quattro vittorie, però tutte sotto la Nord. Adesso manca l’altra parte...
"Chi mi vuole bene sa che mi manca fare un gol di là, anche perché vorrei continuare la corsa e andare a esultare con la mia gente. Però, a parte gli scherzi, va bene sotto la Sud, sotto la Nord, va bene pure sotto la Tevere se ci mettono una porta...".
(asroma.com)