Domenica la Roma ha battuto 2-0 il Verona allo stadio Olimpico, nel match della quinta giornata di Serie A. La squadra giallorossa ha sbloccato la gara grazie al gol di Artem Dovbyk, che è tornato a mettere il suo nome sul tabellino dopo un lungo periodo di digiuno e prestazioni negative. Di questo ha parlato la moglie Yuliia, in un'intervista rilasciataa La Repubblica. Ecco le sue parole.
Come ha vissuto gli ultimi mesi suo marito?
"Con dignità e fiducia nelle proprie capacità. Io credo sempre in lui. La sua disciplina porterà sicuramente risultati".
Ne avete parlato a casa?
"Ne abbiamo parlato spesso. Credo che la cosa che conta di più sia davvero la testa. Con la giusta mentalità si fanno cose che sembrano miracoli anche quando il mondo ci rema contro. Questo momento difficile di Artem lo dimostra: poco importa quali traguardi siano stati raggiunti, capita di dover ripartire da zero, di dover tirare fuori carattere e resilienza e dimostrare chi è veramente. E io sono sicura che lui ci riuscirà".
Come vivete la guerra guardandola da Roma?
"È difficile. Non c'è un'altra parola per descrivere quello che viviamo. Ogni mattina inizia con le notizie e i messaggi dei nostri familiari. Anche la notte prima dell'ultima partita è stata difficile in Ucraina: i nostri cari erano sotto un terribile bombardamento a Kiev. Ogni volta ringraziamo Dio per essere vivi e al sicuro. Questa pressione costante non può non influenzare noi, la nostra vita e la nostra visione del mondo".
Avete sentito vicinanza a Roma?
"Parliamo spesso dell'Ucraina con i nostri amici romani. A volte ricordiamo come è stato il primo anno di guerra".
Come va con l'italiano?
"Io parlo spagnolo e questo mi aiuta. Artem studia da quasi un anno. Comunica e si fa capire. Lo scorso anno aveva ottimi rapporti con Hummels e Shomurodov, anche per questioni di lingua".