Urlo El Shaarawy «Visto, Mancini?»

Se potesse inviare un messaggio immaginario, scriverebbe più o meno queste parole: «Mister, ho fatto cinque gol in campionato. Quali delle ali che hai convocato in Nazionale ha numeri uguali ai miei?» Naturalmente, Stephan El Shaarawy non telefonerà a Mancini per chiedere maggiore attenzione. Perché non è utile farlo e perché il ct, che ha il compito di osservare, già ha deciso di richiamarlo per le prossime occasioni, a inizio 2019.

 

INARRESTABILE. Certo la partita di ieri, strepitosa non solo per la quarta doppietta con la Roma, è arrivata con un tempismo perfetto per provocare qualche perplessità: Mancini ha fin qui scelto 51 giocatori e mai lui, 7 esterni e mai lui. L'ultimo della lista, Vincenzo Grifo, non aveva mai frequentato il club Italia e con l'Hoffenheim ha fin qui prodotto 1 gol in 5 partite. Tutti gli altri, a parte Insigne, sono invece a quota 2 (Chiesa, Bernardeschi, Politano e Berardi) o peggio (Verdi a 1). Sorride amaro negli spogliatoi El Shaarawy, pensando all'ennesima esclusione: «E' ovvio che sia dispiaciuto di non essere stato convocato. Ho più o meno sempre fatto parte del gruppo e in questo momento non sta accadendo. Non ho avuto modo di parlare a Mancini ma cercherò come al solito di far parlare il campo, per cercare di convincerlo. Di sicuro io alla Nazionale tengo tantissimo e partite come questa mi possono aiutare a recuperarla. Non aggiungo altro». Meglio evitare polemiche. (...)