Schick è tornato a sentire gli applausi «Ma so che posso fare molto di più»

C'era un tifoso speciale dietro la porta, un altro numero 9 di grande avvenire, a festeggiare il gol con un urlo liberatorio e un pugno chiuso: Cristian Totti, al debutto come raccattapalle sotto alla Curva Sud. Patrik Schick gli ha regalato una gioia genuina e nello stesso tempo, forse, si è consegnato un futuro alla Roma che il padre di Cristian, Francesco, potrà certificare con un parere positivo nelle segrete stanze di Trigoria. Già prima della partita Monchi aveva assicurato di non aver pianificato una partenza del suo centravanti di riserva, neppure in prestito. Ma la risposta del campo, da sempre giudice di cassazione nelle cose di calcio, vale più di ogni annuncio. 

 

ICARDITE. Ha segnato. Punto. Lasciate stare che il gol era abbastanza facile, lasciate stare che prima e dopo abbia combinato poco di produttivo. A volte anzi sembrava litigare con il pallone, pure in assenza di avversari, alimentando la frustrazione. Pazienza. Quante volte si mettono in evidenza le qualità di killer d'area di rigore di Mauro Icardi, magari poco presente nel gioco dell'Inter eppure letale per le percentuali realizzative? Ecco, Schick ha fatto il lavoro per il quale vengono pagati i centravanti. E' stato per una volta Icardi, un altro che ha cominciato con la Sampdoria. Ha segnato. Punto. (...)