La Roma investe anche in uscita

Nell'era del fair play finanziario cedere gli esuberi (e farlo monetizzando al massimo) equivale a piazzare un grande colpo di mercato. La Roma, quindi, lavora su due tavoli con la stessa dedizione: sul primo ci sono le trattative in entrata per alzare il livello della rosa nella rincorsa Champions e sul secondo quelle in uscita con l'obiettivo di rientrare da alcuni investimenti e accontentare qualche muso lungo.

 

L'OLANDESE. Tra questi c'è uno dei più grandi misteri irrisolti nella storia recente giallorossa: Rick Karsdorp. Perennemente infortunato, con la maglia della Roma ha giocato soltanto 180 minuti divisi in 3 partite: 1 nella passata stagione e 2 nell'attuale. Ed è stato pagato 17 milioni, bonus compresi. Il ragazzo in Olanda aveva dimostrato qualità tecniche e atletiche fuori dal comune (con il Feyenoord 78 presenze in due annate), prima di rompersi entrambi i legamenti crociati e subire una serie di infortuni muscolari. Non è mai stato realmente un rinforzo per questa Roma. Il suo destino sembra scritto: a gennaio è possibile un ritorno al Feyenoord che lo accoglierebbe a braccia aperte. Resta da chiarire se in prestito o a titolo definitivo. Gli olandesi spingeranno per la prima opzione, la Roma per la seconda. 

 

IL CROATO. Un nodo cruciale per il ds Monchi riguarda il futuro di Ante Coric. Annunciato e presentato come il colpo in prospettiva più interessante del calciomercato, fin qui si è visto soltanto in uno spezzone di gara (19 minuti per l'esattezza) nel ko dell'Olimpico contro la Spal. Non entra mai nelle rotazioni di Di Francesco, che pure è conosciuto come un mago del turnover e come un allenatore propenso a lanciare i giovani. (...)