Eusebio se la gioca a muso duro

Loro due vogliono pensare che la storia non sia finita e allora provano a smuovere di nuovo lo stagno. Il ritiro è già finito. Ieri mattina, dopo una notte quasi insonne e dopo un allenamento quasi simbolico, i giocatori hanno chiesto e ottenuto il permesso di tornare a casa, dove rimarranno forse fino a domani o forse no, perché durante la gestione Di Francesco spesso il ritiro della vigilia è stato facoltativo prima delle partite in casa.

 

COLLOQUI. La decisione di sospendere la clausura è stata di Monchi, con il placet logico di Eusebio Di Francesco. Al di là delle motivazioni filtrate da Trigoria, lasciare qualche ora di tempo ai calciatori per riflettere in privato sulle proprie malefatte sportive, Monchi ha ascoltato le parole di qualche calciatore importante rendendosi conto che il pugno duro in questo momento sarebbe stato controproducente. In pratica, con questo gesto la Roma offre un'ultima possibilità alla squadra. Se nemmeno in questo modo arriverà una reazione virtuosa, il cambio di allenatore diventerà l'unica soluzione rimasta per cercare di salvare la stagione e di responsabilizzare i calciatori.

 

DURO. E Di Francesco come vive questi giorni di precariato? Con l'atteggiamento di sempre. Ha parlato alla squadra, ha diretto l'allenamento, si è riunito con lo staff. Ma sta studiando dei cambiamenti radicali nella formazione da opporre domenica al Genoa. Se sarà davvero l'ultima da allenatore della Roma, vuole giocarsela a modo suo, senza compromessi. Meditando esclusioni importanti, ad esempio Patrik Schick (...)