La Roma piazza il colpo grosso

L'Europa League fa grande la Roma. Che, con il 5° successo consecutivo nella competizione, vede da vicino la semifinale: 1-2 contro l'Ajax alla Cruijff ArenA nella partita d'andata dei quarti. Giovedì prossimo il ritorno all'Olimpico per andare avanti nel torneo che, in caso di vittoria, porta direttamente in Champions. I giallorossi, in svantaggio nel 1° tempo, sono riusciti a ribaltare il risultato nella ripresa: a Klaassen hanno risposto Pellegrini e Ibanez. Sull'1-0 per la formazione di ten Hag, Pau Lopez ha respinto il rigore di Tadic e cambiato la storia del match. Subito dopo ha sbagliato il suo giovane collega Scherpen. I portieri hanno insomma fatto la differenza. Nel bene e nel male.

 

L'impresa della Roma, capace di trasformarsi in Europa League (5 successi su 5 nel nuovo anno), è di spessore, basta guardare i numeri che hanno accompagnato in questa stagione la rivale pluridecorata nella notte di Amsterdam: fine dell'imbattibilità dell'Ajax che, nessun ko nelle 20 partite del 2021 (2 pari e 18 vittorie), è durata 4 mesi e 24 match, dal 9 dicembre, sconfitta casalinga contro l'Atalanta. Tra l'altro si è presentata davanti alla Roma con la recente serie positiva di 7 successi di fila. Così, sull'onda dell'entusiasmo, è andata subito in pressing, alzando gli intermedi Klaassen e Gravenberch: ten Hag, con Alvarez play davanti alla difesa, sceglie il 4-1-4-1 per vietare il palleggio ai giallorossi. Fonseca replica con il solito 3-4-2-1, ma nella circostanza lo abbassa interamente sotto palla. Dentro la metà campo davanti a Pau Lopez, dunque, per togliere aria e spazio ai giocolieri che si muovono attorno a Tadic, la chioccia (33 anni) in mezzo ai talenti che recita da falso nove. La Roma si difende, alzando però la linea a 5. Reparti, quindi, strettissimi tra loro. La strategia paga. Dzeko va in profondità e fa comunque salire i compagni. Soprattutto è in sintonia con Spinazzola, scatenato a sinistra. Le chance migliori, in partenza, sono per Dzeko, destro a lato, e per Cristante che fa volare il giovane Scherpen.

 

Niente a che vedere con la Roma fragile e fiacca che è al 7° posto in campionato. In coppa è ordinata e attenta. Aspetta e riparte. Si blocca solo quando si ferma proprio Spinazzola per l'ennesimo infortunio stagionale del gruppo (il 49°, esclusi i forfait per il Covid-19): l'esterno sente tirare il flessore della coscia sinistra. Prova a continuare, ma invece allunga la lista degli indisponibili. (...)