Fonseca, una gioia per il futuro «Queste serate mi rendono fiero»

Fonseca si regala la prima semifinale europea della carriera. Curioso che il regalo glielo confezioni proprio Dzeko con il quale, quattro mesi fa, la rottura appariva insanabile. La strana coppia fa così approdare la Roma tra le prime quattro in Europa League. Tra la finale di Danzica e i giallorossi, c'è ora il Manchester United. Uno spauracchio, ricordando il 7-1, ma quel gruppo non c'è più. Il Milan, soltanto qualche settimana fa, è andato vicino ad eliminarlo. Può provarci dunque anche la Roma. Paulo ne è convinto ma prima, però, vuole godersi giustamente il momento: «Sono soddisfatto, orgoglioso per la qualificazione e per la capacità che abbiamo avuto di soffrire. L'Ajax si è dimostrata una grandissima squadra anche se abbiamo sofferto di più all'andata. Loro hanno molta qualità offensiva ed è difficile affrontarli. Abbiamo fatto una partita difensiva, concreta, gestendola bene. Loro sono molto forti a giocare tra le linee e per questo abbiamo deciso di essere sempre corti, per controllare così la profondità. Abbiamo fatto bene, probabilmente sul gol preso potevamo fare meglio ma non abbiamo permesso loro di esprimersi come al solito. Dzeko? Sta giocando bene, lavora per la squadra e in questo momento va tutto bene». 

 

La domanda successiva è inevitabile e riguarda il suo futuro. Fonseca, nell'occasione, dribbla meglio di Mkhitaryan: «Non cambia nulla nel mio rapporto con il club. Se sarò anche il prossimo anno l'allenatore della Roma? Non lo so. So soltanto che per la prossima partita sarò in panchina. Il futuro non è importante, non sono minimamente preoccupato per il mio. Sento vicina la proprietà? Come sempre, come li ho sempre sentiti. Il presidente è sempre vicino alla squadra sin dal primo giorno in cui è arrivato». (...)