Budapest frena la Roma

Troppa Budapest nella testa e troppo Bayer Leverkusen nelle gambe. La Roma si traveste da squadra seria, ancora con l’obiettivo minimo da perseguire in campionato viene subito scoperta. Dybala sta ancora male e questo comincia a destare qualche preoccupazione di troppo; Smalling è appena recuperato e Wijnaldum non è ancora in condizione; cenni di ripresa da El Shaarawy e Llorente. A Budapest mancano otto giorni e la Roma in apnea: pensa solo alla finale e questo lo fa capire ampiamente l’allenatore, schierando contro la Salernitana una formazione a dir poco sperimentale con solo quattro reduci da Leverkusen: Rui Patricio, Bove, Ibanez e Belotti. Troppo disabituati a giocare insieme, troppo deconcentrati per regalare una prestazione all’altezza ed ecco che il pari non è affatto un risultato a sorpresa, anzi. (…)