(11/03/2025)
La grandezza di chi non vuole i complimenti anche quando sa bene di meritarseli. Quella modestia, non falsa, ma consapevole che appartiene ai migliori. Lo fa spesso Claudio Ranieri, soprattutto nei post partita e soprattutto quando vince, cosa che gli riesce particolarmente bene da tre mesi a questa parte. Rifiutare i complimenti e lasciarli per i calciatori. Ma dopo la quinta vittoria consecutiva in campionato (non accadeva da otto lunghissimi anni in Serie A) e una serie di dodici risultati utili consecutivi che dura dal 15 dicembre qualche complimento dovrà pure incassarlo. Un lavoro enorme, quello partito il 14 novembre 2024 quando dopo un incontro a Londra con i Friedkin ha firmato un accordo importante con la Roma, da allenatore prima (fino a giugno) e da dirigente poi. Un lavoro partito da due sconfitte contro Napoli e Atalanta. L'allenatore ha valorizzato molti calciatori che ora possono tornare utili anche in chiave mercato dalla zona retrocessione lontana appena due punti fino al settimo posto conquistato al Castellani che inserisce i giallorossi in piena lotta per un posto nelle coppe europee. Un percorso lungo, fatto di alcune cadute (Como, Alkmaar e Milano in Coppa Italia, forse l'unico vero neo della gestione del tecnico di San Saba) ma nel quale a Ranieri è riuscito l'impensabile. Dai sorrisi riportati a Trigoria fino all'entusiasmo ritrovato dell'Olimpico. Dalla ricerca iniziale di un undici titolare competitivo fino al coinvolgimento di tutta la rosa con un turnover inaspettato ma efficace. E poi la valorizzazione di tanti calciatori che in molti neanche consideravano più utili alla causa. Celik e Shomurodov sono l'emblema di come un allenatore possa riuscire a trarre il meglio da chiunque, creando un gruppo forte, unito e facendo sentire tutti importanti. Carota e bastone, esclusioni e complimenti, un po' come ha fatto con Soulé. L'argentino è rimasto a lungo a guardare col tecnico che lo bacchettava in conferenza stampa, ma ora è diventato un titolare aggiunto. Tre gol nelle ultime quattro di campionato e due gare decise proprio dai suoi lampi. Al Castellani come al Tardini l'ha decisa l'ex Juve. Successi anche lontano dall'Olimpico sono tornati ad arrivare. Quattro consecutivi e gli ultimi tre senza subire gol. Un'inversione di rotta importante per il presente quanto per il futuro. Ranieri ha sgomberato il terreno per il suo successore. Ha tolto le scorie e valorizzato la rosa intera anche in chiave mercato. Ora, finalmente, la Roma è tornata grande e appetibile.
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Inter | 64 |
Napoli | 61 |
Atalanta | 58 |
Bologna | 53 |
Juventus | 52 |
Lazio | 51 |
A.S. Roma | 49 |
Fiorentina | 48 |
Milan | 47 |
Udinese | 40 |
Torino | 38 |
Genoa | 35 |
Como | 29 |
Verona | 29 |
Cagliari | 26 |
Lecce | 25 |
Parma | 25 |
Empoli | 22 |
Venezia | 20 |
Monza | 15 |