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(18/09/2017) A.S. Roma

Strootman risponde alle domande dei tifosi: Il momento più bello che ho vissuto con la maglia della Roma? Il gol al derby

Queste le parole di Kevin Strootman, protagonista della rubrica #AskStrootman.
 
Visto che non bevi caffè, che colazione fai ogni giorno?
“Ha ragione, non bevo caffè. A Trigoria preparano sempre una buona colazione, quindi faccio colazione a Trigoria. Mangio yogurt con un po’ di frutta oppure pane con prosciutto o tacchino, pollo e una spremuta”.
 
Se non fossi diventato un calciatore che mestiere avresti voluto fare?
“E’ una domanda difficile perché è da quando ero piccolo che volevo fare solo il calciatore. Era un mio sogno e menomale che adesso sono un calciatore, perché non so cosa avrei fatto di diverso. E’ una domanda difficile, non so cosa rispondere”.
 
Per quale squadra tifavi quando eri bambino?
“Per l’Ajax. Io abitavo a Rotterdam e tanti miei amici tifavano per il Feyenoord, la squadra della città, ma io per l’Ajax. Ho tifato Ajax pure quando stavo allo Sparta, quando sono andato all’Utrecht, invece, è sparito subito il mio sentimento per loro, quindi non li tifo più”.
 
Chi erano i giocatori forti dell’Ajax quando tu eri tifoso?
“Avevano sempre giocatori forti. Litmanen era uno forte. Quella squadra che ha vinto la Champions League era forte ma io avevo solo cinque anni e non mi ricordo bene. Pure Kluivert era forte, Ibrahimovic ha giocato lì…”.
 
Qual è il gol più bello che hai segnato in carriera?
“Penso quello contro il Napoli. Quel tiro da 20-25 metri, un momento importante, con lo stadio pieno di gente e quindi un momento molto speciale per me”.
 
Qual è il momento più bello che hai vissuto con la maglia della Roma?
“Può essere il gol contro la Lazio nel derby. Perché se segni un gol così importante in una parte del genere e vedi gli occhi dei tifosi è un qualcosa di speciale, è incredibile e vorresti farlo ogni settimana. E’ stato un momento molto speciale per me. Anche il mio primo gol in casa dopo l’infortunio è stato un momento speciale”.
 
Il gol del derby. Hai spostato Dzeko per calciare in porta. Cosa gli hai detto?
“Anche l’altra volta me l’hanno chiesto durante un’intervista ma non mi ricordo. Forse qualcosa in bosniaco, in italiano o in olandese, non me lo ricordo ma lui ha capito subito e mi ha lasciato la palla. Menomale”.
 
Sarà una Serie A più equilibrata tra le big?
“Penso di si, in questo momento si vede. Ci sono tante squadre forti: Napoli, Inter, Milan, la Lazio, noi, la Juve. Ci sono tante squadre forti in questo momento. Negli ultimi 5 anni la Juve ha vinto il campionato in maniera abbastanza facile. Quest’anno per me sarà molto difficile ma dobbiamo parlare di queste cose tra qualche mese. Siamo ancora all’inizio del campionato, è difficile parlare di queste cose. Vediamo a Gennaio e a Febbraio”.

Cosa ti aspetti dalla partita in casa del Qarabag?
“Sarà una partita molto difficile. Anche loro hanno perso 6-0 contro il Chelsea, contro una squadra fortissima è ovvio, e vorranno vincere in casa. Sono arrivati in Champions League, hanno meritato di giocarla e vogliono dimostrarlo ai loro tifosi. Sarà una partita molto difficile”.
 
Chi è più casinaro tra Florenzi, Peres, Radja e Manolas?
“Hai detto i nomi giusti. E’ difficile perché tutti e quattro parlano tanto, ogni tanto pure troppo. Se posso dire un nome forse Manolas, bravissimo ragazzo ma ogni tanto un po’ pesante dentro lo spogliatoio per tutti, anche per i fisioterapisti. Ma è un bravissimo ragazzo e noi ridiamo di questa cosa”.
 
Che rapporto hai con Radja Nainggolan?
“Bello, anche fuori dal campo. Ma dentro avere uno come lui in squadra è speciale. Secondo me è uno dei centrocampisti più forti del mondo. Può fare tutte le cose, può segnare, può difendere, può attaccare e può fare tutto. E’ sempre speciale giocare con lui. Secondo me può giocare in tutte le squadre in Europa, quindi siamo contenti che sia rimasto qui. Ha firmato il nuovo contratto e sono contento di questo”. 
 
In che lingua parlate?
“Normalmente parliamo in italiano e durante la partita se dobbiamo dire delle cose velocemente lo facciamo in italiano. Anche con gli altri parliamo cosi. Ma se devi dire qualcosa che l’avversario non deve sentire parliamo ogni tanto in olandese. Anche nello spogliatoio parliamo olandese ma l’80% delle volte in italiano”.
 
Il momento che sta vivendo l’Olanda:
“E’ una domanda difficile. E’ un momento difficile per la nostra nazionale. Non abbiamo più giocatori forti come 4-5 anni fa, quando siamo arrivati in finale al Mondiale. Dobbiamo lavorare forte, aspettare i giocatori che sono appena arrivati. Abbiamo anche tanta sfortuna, perché abbiamo avuto tanti infortunati, non possiamo mai giocare con la stessa squadra e questo è difficile. Sarà molto difficile qualificarci per il Mondiale, sarà molto dura, ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo lavorare forte come squadra e arriverà un momento in cui saremo al Mondiale o all’Europeo, questo è importante per l’Olanda e per i tifosi”.
 
Hai dato qualche consiglio a Florenzi durante il suo recupero dall’infortunio?
“Si, ho parlato spesso con lui. Ha visto quello che facevo in palestra, mi ha chiesto anche qualche consiglio poi, però, ha fatto tutto da solo. Tutti hanno aiutato Florenzi, tutti i preparatori, tutti i fisioterapisti, i dottori, tutti i compagni ma alla fine il lavoro devi farlo da solo. E dopo il secondo infortunio è ancora peggio. Lui ha lavorato ancora di più ed è tornato alla grande, ha giocato subito una partita così. Mi ricordo che quando sono tornato in campo avevo bisogno di tanto tempo per tornare in forma. Lui invece ha giocato subito 90 minuti, ha fatto un grande assist, ha quasi fatto gol e quindi siamo molto contenti del suo ritorno”.

Cosa ne pensi del supporto della Curva Sud dopo i problemi delle ultime stagioni?
“Finalmente è tornata, perché lo Stadio deve essere così con la Curva Sud. Senza Curva Sud non mi piace vedere lo Stadio. Meno male che sono venute sempre le altre persone ma la Sud dà qualcosa in più nei momenti difficili perché loro cantano per tutta la partita ed è importante per noi. E’ un sostegno di cui abbiamo bisogno”.
 
Com’è stato assistere dal campo alla cerimonia di addio al calcio di Totti?
“Molto speciale”. 
 
Hai pianto?
“No, io sono olandese e sono l’unico che non ha pianto, considerando che ho visto tutto lo Stadio farlo, tutti (ride, ndr). E’ stata una cosa molto speciale. Tutto il mondo ha visto questo. E’ stata una cosa speciale stare in campo e giocare per quattro anni con lui. Non devo dire come era in campo. Anche nello spogliatoio per noi è importante. Siamo contenti che sia rimasto qui come direttore. E’ un po’ strano non vederlo in campo ma con la divisa in tribuna”.
 
Cosa sono diventate per te Roma e la Roma?
“E’ difficile da spiegare. Mi hanno sostenuto. Ho vissuto tanti momenti speciali qua, momenti negativi ma pure positivi. Adesso però sono tornato in campo. Per quanto riguarda la città neanche bisogna parlarne, è bellissima e quando ho due giorni liberi non voglio tornare in Olanda ma voglio rimanere qui perché c’è bel tempo, si vive bene. Città e club sono speciali per me rimarranno così per sempre”.
 
Come fai a non sorridere mai in campo?
“Io mai? Forse dopo un gol… Neanche? Se segno io magari no ma se segnano gli altri sì. Sorrido ogni tanto in campo, ogni tanto…”
 
Chi è più cattivo tra te e Kolarov?
“Lui è molto più cattivo, si vede subito no?. Ha una faccia molto più cattiva della mia, sicuro”.
 
Qual è la tua canzone preferita?
“Sono domande difficili…”.
 
Guardi le serie tv?
“Si metto sempre su Netflix Narcos, Breaking Bad oppure Entourage, ma è una cosa di dieci anni fa penso. Ho visto tutte le stagioni 3-4 volte. Guardo anche Revenge”.
 
Sai cucinare? Hai un tuo piatto forte?
“Si, cucino. Non voglio dire che i miei piatti siano buoni ma se sono da solo a casa cucino io. Pollo, verdure…”
 
Il tuo piatto italiano preferito?
“Pasta aglio, olio e peperoncino, buonissima. Purtroppo non posso mangiarla tutti i giorni ma è buonissima. Se la so fare? Certo…”.
 
Il tuo rapporto con El Shaarawy?
“Stephan ha tanti follower. Lui è una una me*** (ride ndr). No lui è bravissimo. E’ un bravissimo ragazzo ed è pure molto importante per noi”.

 


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