Le parole di Diego Perotti.
Come stai? "Sto passando un buon momento, la squadra ha conquistato un obiettivo molto bello. Magari nessuno ci credeva all'inizio ma siamo riusciti a qualificarci come primi, in campionato stiamo andando abbastanza bene, dobbiamo sicuramente migliorare ma stiamo facendo un buon campionato".
Il percorso in Champions League. C'è stato un momento in cui avete capito che si poteva passare il turno? "Già dalla prima partita, il pareggio con l'Atletico Madrid, soprattutto al momento dell'occasione di Saùl che ha sbagliato quel gol. Lì poteva cambiare tutto perché se inizi con una sconfitta, considerando le squadre presenti nel girone, sarebbe stata durissima. Poi una volta la fortuna è andata dalla nostra parte. Successivamente la partita di Londra, dove meritavamo la vittoria; ribaltare il 2-0 allo Stamford Bridge è stato il momento in cui ci siamo detti che avremmo potuto farcela. Ovviamente anche il 3-0 all'Olimpico è stato il momento più chiaro di quello che voleva la squadra. Al momento del sorteggio più di qualcuno avrebbe firmato per giocare la qualificazione al prossimo turno in casa contro il Qarabag nell'ultima giornata. E' stata una partita dura, sofferta, ma alla fine abbiamo goduto tutti insieme".
Il calciatore annuncia il rinnovo del contratto fino al 2021.
Dal gol contro il Genoa ad oggi ti stanno accadendo tante cose belle: "Già dalla prima partita con il Sassuolo mi sono sentito veramente bene e importante in questa squadra. Magari non ho giocato tanto l'anno scorso negli ultimi sei mesi, ma ho sempre giocato abbastanza, a volte bene, altre volte meno bene, ma ho sempre dato il meglio di me stesso. Questo inizio di campionato, partendo dalla sfida contro il Genoa, è uno dei momenti più importanti della mia carriera e questo regalo mi rende felice".
Il gol più bello tra quelli contro il Genoa, il rigore nel derby e contro il Chelsea: "Come bellezza dico quello contro il Chelsea, però fino alla fine della mia carriera mi porterò dietro il gol contro il Genoa, contro il mio Genoa, e ancora sto ricevendo degli insulti. Un gol importante non solo per la Champions ma anche per cosa rappresentava quel giorno. Francesco meritava un addio all'altezza. E' stato bello e importante per lui, l'ho avuto come compagno e ho avuto la fortuna di giocare con il miglior giocatore della storia della Roma e si meritava di dire addio con una vittoria. Quel gol diventerà il più importante della mia carriera".
Cosa hai provato quando lo stadio ha cantato il coro con il tuo nome? "Stavo aspettando questo momento da tempo. Lo avevo sentito solo al Genoa e mi mancava un po'. Non è facile per una tifoseria storica come questa fare questo tipo di coro nei confronti di un giocatore. Non è stato facile uscire, mi sarebbe piaciuto tornare indietro per riascoltarlo".
(AS Roma)
(AS Roma)