Queste le parole di Daniele De Rossi a fine partita ai microfoni di Premium Sport.
Partiamo dai tre punti. Sono importantissimi: "Si, importantissimi. Abbiamo guardato adesso la classifica e ci siamo detti che, si, vinciamo ma siamo sempre quarti-quinti, però immaginiamo questa classifica con due punti in meno e sarebbero stati due punti persi importanti. Credo tre punti importantissimi parlando della prestazione, quindi siamo felicissimi. Quando poi le vittorie vengono così, anche all'ultimo minuto, sofferte, magari danno anche qualcosa in più a livello emotivo".
Roma che fa fatica a segnare: "La davanti è il modo sbagliato di iniziare la frase perché è un discorso di squadra. E' una frase un po' retorica ma penso che sia veramente così, dipende sempre da come la inizi la frase, da come la costruisci, da come li supporti gli attaccanti, è un discorso di squadra. A Verona abbiamo avuto le nostre 5-6 occasioni nette, poi il portiere ha fatto un paio di miracoli, anche oggi avremmo meritato il gol, abbiamo avuto diverse occasioni e abbiamo avuto questo rigore che abbiamo fallito. Non è da tutti quanti riprendere a giocare, macinare gioco. Il 63% del possesso palla contro una squadra, il Cagliari, che contro l'Inter ma anche in altre gare aveva fatto una buona partita anche a livello di possesso. Secondo me la prestazione è positiva e per quanto riguarda i gol abbiamo dei giocatori fortissimi, quindi arriveranno".
L'Inter ha perso. Che segnale avete dato stasera? "Oggi è toccato all'Inter perdere punti, a Verona è toccato a noi, anche se l'Inter aveva pareggiato contro la Juve. Il campionato è cosi, nel campionato italiano c'è un equilibrio importante e giusto all'inizio il Napoli sembrava essere in grado di poterle vincere tutte, ma poi siamo tutti lì. Noi abbiamo una partita in meno che, se dovessimo vincere, ci permetterebbe di stare ad un punto dal Napoli. C'è grande equilibrio e sarà così fino alla fine ma vincere oggi era troppo importante per noi".
Avete sofferto molto il sottopalla del Cagliari che vi ha concesso poco? "La stragrande maggioranza delle partite che giochiamo, le giochiamo contro squadre che creano questo sottopalla importante, poi la differenza la fa anche l'organizzazione della squadra avversaria e loro erano molto organizzati. Non era una partita scontata e facile, poi li abbiamo visti giocare con l'Inter e secondo me nel primo tempo avevano creato occasioni importanti, occasioni che noi non gli abbiamo concesso per niente. Sono partite difficili ma se la sblocchi al 60esimo poi cambia tutto. Il campionato è difficile e devi sfruttare ogni occasione. Meglio averlo sbagliato oggi il rigore, perché comunque siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Abbiamo un rigorista quasi infallibile e ci sta che qualche volta il portiere gli prenda il tempo".
Anche tu sei rigorista: "Io sono sempre in lista subito dopo Diego e fino a quando Diego avrà voglia di tirarli è giusto far partire lui davanti a tutti. Ci ha dimostrato in questi anni di essere quasi imparabile".
E' una Roma affamata. E' il momento migliore per affrontare la Juve? "La Juve è una maestra del nostro campionato, dal punto di vista di mentalità quindi contro di loro, sotto questo aspetto, non parti mai avvantaggiato, casomai puoi partire in pareggio. Però la Juve ha dimostrato di vincere tantissime partite così, partite in cui non hanno brillato particolarmente ma che con le unghie e con i denti o con una giocata le portavano a casa. Da questo punto di vista è un messaggio importante".
Totti ha detto "a noi lo scudetto, alla Juventus la Champions": "Se potessi firmare, firmerei subito anche per il discorso di Buffon. Questo è il suo ultimo anno e sarebbe bello se finisse cosi. Certo non posso fare il tifo per la Juve finché sono in Champions anche io perché noi proviamo ad andare avanti, a fare la nostra Champions. Però firmerei per Juve campione d'Europa e Roma campione d'Italia".
Il ct dell'Italia: "Non abbiamo impegni determinanti per un po' di tempo e non c'è fretta nella scelta dell'allenatore. La Federazione credo stia valutando diverse ipotesi. Questa è stata una mazzata importante per il calcio italiano e servirà ripartire da un nome importante. Dobbiamo cercare di ricostruire qualcosa di importante e ripartire da un allenatore forte sarebbe la cosa migliore".