Perotti: Fondamentale lavorare tutti insieme. Il Mondiale e la mancata convocazione? E' stata una brutta botta

Le parole di Diego Perotti.

 

Cosa vuol dire per te ripartire? "La sensazione di ricominciare è sempre la stessa. Mancava il campo. A fine stagione uno si vuole riposare ma dopo due-tre settimane inizia a mancare tutto questo. Allenarsi da soli non è la stessa cosa. Io tra l'altro sono rimasto a Roma perché mi è nato un altro figlio".

 

E' un ritiro diverso rispetto a quello dello scorso anno. Siete più pronti? "Dopo un anno di lavoro abbiamo capito quello che chiede il mister. Iniziare dall'inizio tutti insieme è importantissimo. Questo è il momento più importante della stagione".

 

Javier Pastore: "Si, abbiamo aggiunto qualità. Con la partenza di Radja c'era bisogno di colmare quella zona ed è stato fatto".

 

Che campionato sarà? Vi sentite più forti? "Il fatto di essere arrivati in semifinale di Champions ha dimostrato ciò che possiamo fare. Quello che abbiamo fatto non è stata una casualità, quindi dobbiamo ripartire da quello. In campionato non dobbiamo invece perdere i punti che abbiamo perso lo scorso anno e cercare di arrivare il più lontano possibile. Dobbiamo fare un buon ritiro e farlo qui secondo me è la cosa migliore. Ci sono camere bellissime, così come la palestra e le zone di recupero. Servirà lavorare forte".

 

Trigoria: "E' tutto nuovo. Le camere le hanno finite da poco, gli spogliatoi sono nuovi... Non possiamo dire niente, ci dobbiamo allenare senza cercare scuse".

 

Il Mondiale: "E' stata una delle emozioni negative più forti che ho avuto in vita mia, anche se nel calcio ho vissuto brutti momenti. Sono stato fuori due volte: all'inizio e dopo l'infortunio di Lanzini. Mi hanno chiamato per sostituirlo però poi hanno scelto un altro. Essere rimasto fuori dal Mondiale è stato una brutta botta. Il Mondiale del 2022? La vedo dura, se non ci sono riuscito adesso dopo aver disputato una semifinale di Champions...".

 

E' importante anche per voi giocatori iniziare tutti insieme: "Si, non è la stessa cosa iniziare subito o arrivare venti giorni dopo. E' il momento di lavorare, correre, sopportare il caldo ma lo facciamo con la giusta consapevolezza".

(Roma TV)