Mirante in conferenza stampa: La Roma è un punto di arrivo. Sono qui per dare il mio contributo

La conferenza stampa di presentazione di Antonio Mirante.

 

Cosa rappresenta una grande squadra come la Roma in questa fase della tua carriera? "Rappresenta un punto di arrivo, importante per me, ma anche un'ambizione e un confronto con una squadra importante. Ho fatto il settore giovanile in una squadra importante ma arrivo qui in un'età matura, quindi per me è motivo di grande soddisfazione ma allo stesso tempo ho una grande voglia di lavorare perché devo confrontarmi con un valore superiore rispetto a quello affrontato fino ad ora. Sta a me dimostrare di valere questa società e questa squadra".

 

La presenza di Alisson: "Non cambia nulla, tranne la domenica. Ci saranno tante partite durante la stagione e nelle grandi squadre ci vogliono sempre due portieri forti e pronti. Credo che il mio atteggiamento verso il lavoro quotidiano non debba cambiare, devo continuare a lavorare così come ho sempre fatto negli anni passati, anzi credo che il mio ruolo debba condizionarmi a fare ancora meglio perché sarà più difficile approcciare alla partita della domenica o a quella settimanale. Vengo qui con grande mentalità e con una grande voglia e ho visto che questa mentalità qui c'è. E' un buon momento per arrivare alla Roma".

 

Il preparatore Savorani: "I miglioramenti dei portieri che sono qui o che sono passati qui sono sotto gli occhi di tutti. E' un allenatore che pretende tanto, è esigente ma allo stesso tempo è uno che dà grande attenzione alla tecnica e questo a me piace, perché ritengo sia la base di ogni grande portiere. La crescita di Alisson è la conferma di tutto questo. Ha avuto un grande impatto su di me, sia a livello tecnico che personale, e sta a me mettermi a disposizione e in discussione su alcune cose, su alcuni metodi che sono cambiati rispetto agli anni precedenti. Il mio approccio sarà la disponibilità verso di lui".

 

In passato sei stato vicino alla Roma? "C'era stata una piccola cosa quando c'è stato il fallimento del Parma. Poi c'è stata qualche chiacchiera l'estate scorsa ma niente di che. La cosa più importante è ciò che è accaduto durante questa sessione di mercato ed è una cosa che ho colto subito al volo perché è una grande opportunità per me. E' una che ho voluto fortemente ed è stata la prima cosa che è capitata. Non aspettavo altro in questa sessione".

 

Qualche compagno ti ha colpito in questi giorni? "Mi ha colpito la mentalità di questa squadra nel complesso, è una squadra che va forte, nessuno si risparmia e credo che nei giovani ci sia tanta qualità. Da questo punto di vista la Roma ha lavorato benissimo anche in prospettiva. Ha qualità e margine di miglioramento nei giovani presi che sono pronti da subito. Questi ragazzi, rispetto a quelli del passato che appartengono alla mia generazione, riescono ad essere subito competitivi ai massimi livelli". 

 

Cosa ti senti di poter trasmettere ad Alisson? "Non lo so, guardando quello che ha fatto l'anno scorso credo poco e niente ma, al di là di questo, credo che in me Alisson potrà trovare sicuramente un compagno con il quale confrontarsi, che ha tante partite in Serie A, nella gestione di alcune cose. Posso essere sicuramente una spalla per lui. Allo stesso tempo ho 35 anni, non sono vecchio, e mi ritengo abbastanza giovane da poter dare il mio contributo. So quello che devo fare qua ma sono venuto a lavorare per la Roma e questo mi fa avere l'ambizione di lavorare bene come se dovessi giocare la domenica".