Nicolò Zaniolo, giovane centrocampista dell'AS Roma, ha rilasciato un'intervista alla rivista Ultimo Uomo. Queste alcune delle sue dichiarazioni.
L'esordio al Bernabeu: "Che avrei giocato, l’ho saputo la mattina quando c’era la riunione tecnica, il mister mi ha preso da parte e mi ha detto che era giunto il mio momento. Non me lo aspettavo minimamente. La cosa più difficile è stata preparare la partita. Alle 11 ho saputo che avrei giocato, e la partita era alle 21. Tutto il giorno a pensare che la sera avrei giocato contro dei campioni che fino a pochi giorni prima usavo alla PlayStation. È stato un sogno, fino a quando non entri in campo. Poi quando sei in campo non pensi a quello che hai attorno ma a quello che sai fare e che devi fare. Cosa mi aveva detto Di Francesco? Di fare la mezzala, quindi di curare le due fasi, difensiva e offensiva, e ovviamente buttarmi dentro quando c’era la possibilità".
Differenze tra il calcio dei "grandi" e quello delle Giovanili: "Il problema a un livello così è che è tutto ridotto. Il tempo è ridotto e lo spazio è ridotto. Devi pensare la giocata prima e il contrasto fisico è differente. Il salto è grande".
La carriera: "Ho cominciato nel Genoa, sono andato alla Fiorentina, sono rimasto lì 7 anni ma poi hanno fatto altre scelte, prendendo giocatori che servivano di più alla primavera della Fiorentina e io sono andato all’Entella. Loro volevano mandarmi in prestito, io ho preferito farmi lasciare il cartellino e scegliere io dove andare, anche perché non ero mai stato al centro del progetto della Fiorentina".
La Roma: "Non ci ho pensato due volte a dire di sì e la trattativa si è conclusa in una settimana. Il mio volere era forte, come quello della società, quindi ero e sono contentissimo. Sono arrivato tardi, a metà agosto, e ho pensato solo ad allenarmi bene. Chi mi ha impressionato? De Rossi, Dzeko e Kolarov sono giocatori di un altro livello. È un onore allenarmi con loro. Daniele, il capitano, è il compagno che mi dà più consigli. A Madrid mi ha detto di stare tranquillo, che era una partita difficile ma che avevo le qualità per fare bene".