Sono 32 le pagine che compongono la relazione del Politecnico di Torino, giunta in bozza venerdì scorso, dal titolo “Analisi e valutazione degli aspetti di trasporto del progetto del nuovo Stadio di Roma”, firmato dal prof. Bruno Dalla Chiara.
Le parole della relazione sono decisamente chiare e non lasciano spazio ad interpretazioni.
Come riportato dai quotidiani Il Tempo e Il Fatto Quotidiano il Politecnico di Torino scrive che “lo scenario in presenza di evento sportivo restituisce un quadro ‘catastrofico’”.
Le simulazioni del traffico “paiono preliminarmente più concentrate a dimostrare, mediante micro-simulazione dinamica, come la viabilità al servizio dell’area oggetto della proposta d’intervento sul territorio sia funzionale ed adeguata”. Ancora: “le previsioni effettuate sono troppo ottimistiche rispetto alla realtà che si andrà ad affrontare”.
Dopo aver definito ‘catastrofico’ l’impatto sul traffico della zona in coincidenza con una partita la relazione del Politecnico continua: “Sono molti gli interrogativi che accompagnano gli studi prodotti per questo intervento e troppo evidenti sono le criticità fin da ora riscontrate per poter fornire un giudizio positivo in merito alle possibili ricadute sul traffico stradale capitolino; traffico già normalmente in stato di forte congestione, e che, nel complesso, non vede trarre beneficio dagli interventi infrastrutturali a carico della rete: la sola unificazione della viabilità in corrispondenza dell’intervento e il Ponte dei Congressi non possono risolvere le criticità già ora presenti che in futuro verrebbero acuite da un tale intervento”.
“Emerge in ogni caso un quadro oltremodo preoccupante, che vede negli scenari futuri un blocco pressoché totale della rete principale di connessione con la location stadio, a parità o circa di livelli di mobilità motorizzata attuale”. E ancora: “Sia a nord sia a sud si registrano flussi veicolari tali da mandare in sovra saturazione le tratte funzionali di raccordo, così come presumibilmente i nodi: basti pensare all’importante snodo presente tra A91-Colombo-Laurentina- Marconi”.
In ogni simulazione “il Gra appare sempre in condizioni di blocco totale o pressoché tale, superando le condizioni prossime alla saturazione, ed è evidente come un sistema in tali condizioni non possa essere in grado di smaltire il carico veicolare atteso, ancor più in considerazione che i traffici indotti sono stati spesso considerati con ipotesi favorevoli”.
“E’ sufficiente che un singolo anello della catena venga meno per generare un ulteriore aggravio di questa situazione già compromessa” e ancora “ben si comprende come la rete non possa funzionare in fase di adduzione allo Stadio con un blocco pressoché totale della rete primaria in termini di assi e nodi di connessione”. Per giungere poi ad una conclusione: “avallare un’opera, avendo riscontrato una tale ipotesi di funzionamento o, meglio, di non funzionamento della rete, non è sicuramente un punto di partenza ottimale” e, per chi non avesse capito “il Ponte dei Congressi non può risolvere i problemi”.
E se il Ponte dei Congressi poi non dovesse essere pronto (ricordiamo che è un progetto esterno a quello dello Stadio della Roma)? La risposta è ancora più netta: “con la sola presenza della via del Mare/Ostiense unificata è evidente come la situazione non possa che essere peggiore di quella già evidenziata e, pertanto, a maggior ragione assolutamente non sostenibile da parte della viabilità”.