Di Francesco in conferenza stampa: El Shaarawy in dubbio, Nzonzi e De Rossi potrebbero giocare insieme. Il match contro il Porto? Deve essere un punto di partenza

Eusebio Di Francesco, allenatore dell'AS Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Bologna.

 

Cosa si porta dietro della partita con il Porto? "Abbiamo speso tanto con il Porto dal punto di vista fisico e mentale ma la squadra ha dimostrato di avere un equilibrio maggiore sotto tutti i punti di vista. I ragazzi hanno lavorato molto da squadra. Deve essere un punto di partenza e non di arrivo e quello mostrato deve essere un atteggiamento che ci dobbiamo portare dietro anche domani".

 

Da Bologna al Bologna sono passati 147 giorni. Come è cambiata la Roma? "I momenti si sono un po' alternati quest'anno. Abbiamo risalito la china, siamo tornati in basso e ora dobbiamo sbagliare il meno possibile. Il ricordo di Bologna non è bello ma ci deve servire per non tornare indietro. Anche il Bologna è diverso, con un nuovo allenatore e nuovi giocatori".

 

Il ruolo di Zaniolo può essere quello di esterno destro anche domani? Come sta vivendo il momento di popolarità? "Lo devo tenere in considerazione in quel ruolo perché non ho attaccanti a disposizione, tra l'altro è in dubbio anche El Shaarawy perché durante l'allenamento ha preso un colpo all'anca. Oggi avremo la rifinitura e non so se parteciperà col gruppo, è da valutare. Con Schick e Under non disponibili ho solo 3-4 attaccanti e quindi è probabile che Zaniolo possa giocare lì anche domani. Per quanto riguarda quello che sta vivendo faccio un appello: facciamolo vivere in maniera serena. Il discorso è di crescita, non parliamo di numero 10, al ragazzo sta benissimo la 22... E' un ragazzo di prospettiva che deve ancora mostrare tante cose".

 

La gestione di De Rossi: "E' quotidiana. Ieri ha fatto un lavoro a parte programmato, carico e scarico, però oggi si allenerà con la squadra ed è disponibile. Potrebbe essere anche dalla partita e con Nzonzi potrebbero giocare insieme. Sto valutando".

 

Nzonzi e Kluivert: "Si può rinunciare ai giocatori in base alla loro condizione fisica. Nzonzi è stato fuori una partita dove tra l'altro è anche entrato. A me piace valutare in base a quello che vedo e alle esigenze della partita. Per Kluivert si tratta di un processo di crescita, considerando che arriva da un contesto differente e alti e bassi fanno parte di questa crescita. A volte si subiscono le pressioni, si sbaglia nel guardare i social con i ragazzi che danno troppa importanza a quello che sentono intorno a loro mentre dovrebbero imparare solo ad ascoltare quello che c'è ll'interno di Trigoria che è più importante, principalmente il proprio allenatore. Justin si sta allenando veramente bene, ha cambiato il suo modo di affrontare gli allenamenti ed è un aspetto positivo".

 

Roma più solida in fase difensiva: "Il baricentro non è più basso ma conta la capacità di scegliere quando abbassarti. La cosa importante è rimanere corti, la squadra si allunga meno, è più attenta nel capire quando deve andare o no. I tre di centrocampo danno maggiore copertura ed è un vantaggio. La squadra difende meglio sotto tutti i punti di vista e anche la linea difensiva sta lavorando meglio".

 

Juan Jesus domani sarà titolare? "Come terzino sinistro è più adattabile Marcano di Jesus perché è più dinamico e più abituato a giocare a campo aperto. Juan Jesus lo vedo come centrale. Non ho ancora deciso niente e non c'è solo lui, c'è anche Ivan che è in crescita. Sono contento di come si stanno allenando".

 

Florenzi alto con Santon terzino è una soluzione ipotizzabile? "In questo momento no, in questa partita no. Poi in base a quello che andremo ad affrontare si. Preferisco interpreti diversi in certi ruoli. Domani giocherà uno o l'altro".

 

Cosa deve avere in più la Roma rispetto alle concorrenti per centrare l'obiettivo del quarto posto? "In più i risultati, perché il Milan sta dando continuità. Ha preso un giocatore che non appena la tocca la butta dentro e questo per loro è molto importante. Il Milan ha dimostrato grande compattezza di squadra contro una squadra che è in ottima forma. Anche noi contro l'Atalanta avevamo fatto un ottimo primo tempo ma siamo mancati nella continuità. Il Milan è una di quelle squadre da battere nella volata per il quarto posto. Ha preso Paquetà, che secondo me è un ottimo giocatore, e Piatek che hanno dato nuova linfa a questa squadra".