La conferenza stampa di Claudio Ranieri a due giorni dalla partita contro la Spal.
Che indicazioni ha ricevuto dalla partita con l'Empoli e che indicazioni ha ricevuto in questi giorni dalla squadra? "La squadra ha risposto sufficientemente bene sulle prime cose che le avevo chiesto. So che non posso chiedere molto di più perché sono abituati a giocare in una certa maniera e cambiando non tutto viene fatto come io vorrei. Però vedo buona predisposizione e molta concentrazione nel fare le cose che chiedo".
Ha detto che Schick e Dzeko devono giocare insieme. In quale sistema di gioco? "Non contano i sistemi di gioco, l'importante è che i giocatori si riconoscano nelle loro posizioni e che possano fare del loro meglio. Il sistema di gioco non è molto importante, è importante che la squadra sia compatta, che abbia equilibrio. Questa è la cosa più importante".
Le condizioni di Kolarov e Zaniolo. Senza Florenzi il suo naturale sostituto chi è: Santon o Karsdorp? "Devo valutare bene tutto tra oggi e domani ma sia Kolarov che Zaniolo ancora non si sono allenati con me. I giocatori che non si allenano mi lasciano qualche dubbio sul possibile loro utilizzo, sono cose che devo valutare. Su Santon o Karsdorp a destra può essere una buona idea ma devo vedere se Kolarov è disponibile".
Con Dzeko e Schick in attacco vedremo degli esterni meno offensivi? "Sono scelte importanti che si fanno in base a come stanno i giocatori che hai a disposizione e in base alla squadra che vai ad affrontare. Sono tutte situazioni che vanno calibrate per dare equilibrio alla squadra".
Fazio è uno dei pezzi da novanta della squadra? Come sta? "Fazio è un pezzo da novanta, poi i giocatori non sono macchine e possono avere rendimenti no, però per me è un giocatore molto importante. E' un giocatore intelligente che sa leggere bene l'azione e sono convito che possa far bene con me. La sua condizione? Dovrebbe stare bene".
I giocatori hanno paura di farsi male? Come si affronta questa situazione? "Come ha fatto Di Francesco bisogna stare attenti, perché se hai giocatori che un po' si fanno male e che di carattere sono un po' ansiosi bisogna stare attenti. Zaniolo? Lui al polpaccio non ha avuto nulla ma ha preso una botta alla caviglia. Evidentemente questa caviglia non è ancora al 100% e gli crea nella corsa un problema che poi si va a ripercuotere sul polpaccio, per cui a lungo andare lo sente indurirsi e chiede il cambio. Io, arrivando da fuori, e sapendo che ci sono dei problemi fisici, devo andare sì avanti con il mio programma però stando sempre attento per evitare che diventino grandi problemi".
Under: "Deve continuare il suo protocollo di recupero e non andrà in nazionale. Spero di riaverlo pronto dopo la sosta".
I giocatori hanno paura quando scendono in campo? "Dalla Roma ci si aspetta sempre tanto. Sono arrivato dopo due sconfitte consecutive e non essendoci giocatori importanti in campo, mettendo dentro una squadra con parecchi giocatori che non sono abituati a giocare insieme, che non hanno punti di riferimento, è logico che io gli debba dire di giocare senza paura. Io però voglio una squadra libera da condizionamenti".
Quanto è importante stare corti senza concedere appoggi a Petagna? "Perfetto, lei ha fatto l'analisi più giusta che si possa fare. Ho visto la partita d'andata, non solo quella contro di noi, ma ho visto anche le altre partite che la Spal ha giocato e ho visto che sono molto bravi e molto abili nel trovare sempre la soluzione e prenderti in velocità, quindi cercheremo di stare attenti, accorti e compatti".
Alcuni giocatori si sentono di passaggio qui a Roma? "Non credo che i giocatori si sentano di passaggio ma anche se dovessero sentirsi di passaggio dovrebbero a questo punto rendere di più. Credo sempre nella voglia di mettersi in mostra che è la cosa più importante".
L'unico sostituito di Kolarov è Santon? "Potrebbe esserci anche Juan che ha giocato come esterno sinistro".
Il mister chiude la conferenza: "Sabato con la Spal ricorderemo Taccola, morto nel 1969. Io lo ricordo perfettamente perché oltre ad essere stato tifoso, nel '69 entrai nella Roma per cui Giuliano è una figura che è sempre stata nel mio cuore e la sua morte allo Stadio a Cagliari mi colpì molto".