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(23/07/2019) A.S. Roma

La conferenza stampa di presentazione di Gianluca Mancini (Foto)

La conferenza stampa di presentazione di Gianluca Mancini.
 
Prende la parola Morgan De Sanctis: "Presentiamo oggi Gianluca Mancini, un giocatore giovane, italiano, già nel giro della Nazionale, ha tutte le caratteristiche che cercavamo in un difensore, sa difendere, sa impostare l'azione, l'anno scorso ha anche dimostrato di avere capacità di finalizzazione importanti, siamo convinti che abbia ancora grandi margini di miglioramento e per questo abbiamo investito tanto su di lui".
 
Cosa ti ha chiesto Fonseca dal punto di vista tattico? C'è un compagno che ti ha impressionato di più in questi primi allenamenti? "Il mister mi ha parlato, mi ha spiegato le situazioni tattiche che dobbiamo sviluppare in campo: difesa alta, grande pressing ma anche grande circolazione di palla e saper impostare il gioco dal basso. Sono tanti i compagni che mi hanno impressionato perché è una rosa molto forte, se devo fare un nome dico Kolarov, mi faceva impressione quando vedevo le partite e allenandomici insieme ancora di più".
 
Ti senti arrivato alla maturazione tecnica e agonistica? "Assolutamente no, sono molto giovane, devo fare tanta strada e sono agli inizi. C'è tanto tempo per migliorare, sono contento stare qui".
 
In cosa dovresti migliorare? "Nella rapidità, nelle marcature a zona, essendo abituato a marcare a uomo, ho caratteristiche dove mi sento a mio agio mentre in altre so che devo lavorare molto".
 
Per un giovane come te la carriera di De Rossi cosa rappresenta? "Non la devo raccontare io, lo seguivo da quando avevo dieci anni, l'ho visto vincere il Mondiale e tutto quello che ha fatto è stato straordinario. Essere in questo club dove ha passato tutta la sua vita sportiva è un motivo d'orgoglio ed un motivo in più per onorare al meglio la maglia".
 
A gennaio sei rimasto a Bergamo per scelta tua? "A gennaio ci sono state delle chiacchierate con la Roma ma poco di concreto e io non volevo trasferirmi a gennaio per rispetto all'Atalanta".
 
Fonseca ti ricorda Gasperini? "E' solo il quinto allenamento che faccio con Fonseca però posso dire che è vero, in qualcosa mi ricorda Gasperini, poi è chiaro ognuno ha le sue idee di calcio. Come intensità e dispendio fisico però me lo ricorda".
 
Hai mai avuto qualche dubbio su questo trasferimento? "A Bergamo ho passato due anni bellissimi. Non ho avuto dubbi sul trasferimento sin da quando mi ha chiamato il mio procuratore per dirmi che la Roma mi voleva, vestire questa maglia per me è un motivo d'orgoglio e ripaga i tanti sacrifici che ho fatto. Gasperini ti prepara al meglio e all'Atalanta eravamo un blocco unico. Io darò il massimo per questa maglia e spero di raggiungere grandi risultati".
 
Come descriveresti il modo di difendere di Fonseca? "Ho fatto pochi allenamenti fino ad oggi, però il pressing, lo stare alti con la linea, non avere paura di rimanere alti... Noi in Italia siamo abituati a scappare quasi sempre, mentre lui ci dice di non aver paura di rimanere alti".
 
Hai chiamato Gasperini per dirgli cosa si sta perdendo qui a Roma? "No, ci siamo sentiti e ci siamo fatti l'in bocca al lupo".
 
Cosa ti piace di più della filosofia di gioco di Fonseca? Senti di avere la giusta personalità per fare il titolare? "Il mister non ha paura di giocare palla anche dal basso e questo mi piace. Lo vedo anche io il calcio aggressivo, alto, andare a prendere gli avversari senza timore... La pressione nel calcio ci deve essere ma giusta e positiva, non la pressione di sbagliare perché facciamo il mestiere più bello del mondo".
 
Il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 è problematico? Quale caratteristiche deve avere il tuo compagno di difesa ideale? "Il cambiamento dalla difesa a 3 a quella a 4 è una cosa che ho sperimentato anche in Nazionale quindi sono abituato. Magari all'inizio può esserci qualcosa ma devo capire subito le cose che vuole il mister ed impararle velocemente. Pe quanto riguarda i miei colleghi di reparto sono tutti forti, poi deciderà il mister".
 
Domanda per De Sanctis sull'acquisto di Mancini: "Tutto rientra in un progetto condiviso dal punto di vista tecnico ed economico, sappiamo anche che da qui in avanti dobbiamo fare un altro ingresso di un difensore centrale e anche le altre operazioni verranno fatte tenendo in considerazione parametri tecnici ed economici. Nulla è improvvisato".

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