José Mourinho, allenatore dell'AS Roma, è stato ospite de The Late Show With James Corden.
Sei emozionato per questo nuovo capitolo della tua carriera? "Sì, lo sono. Ho sentito un grande legame con i proprietari. Non è solo la sensazione di lavorare per loro, ma con loro. Mi è piaciuto il modo in cui hanno approcciato, questo mi è piaciuto molto dei Friedkin".
Quanto tempo della tua giornata passi pensando a quanto vuoi migliorare la squadra? "C'è tanto lavoro da fare. Zoom rende le cose facili. Non mi piace telefonare, mi piace vedere le persone".
Sei emozionato per questo nuovo capitolo della tua carriera? "Sì, lo sono. Ho sentito un grande legame con i proprietari. Non è solo la sensazione di lavorare per loro, ma con loro. Mi è piaciuto il modo in cui hanno approcciato, questo mi è piaciuto molto dei Friedkin".
Quanto tempo della tua giornata passi pensando a quanto vuoi migliorare la squadra? "C'è tanto lavoro da fare. Zoom rende le cose facili. Non mi piace telefonare, mi piace vedere le persone".
Quanto tempo spendi al giorno pensando a come migliorare la squadra? “C’è tanto lavoro da fare. Zoom rende le cose più semplici ma io non amo telefonare, mi piace vedere la gente”.
Il documentario durante il periodo del Tottenham: “Ero stato informato ed ho dato la mia opinione. Poteva disturbare il lavoro che stavamo facendo ma sarebbe stata una buona cosa per il club”.
Mauricio Pochettino non voleva le telecamere…: “Non sapevo fosse un problema. E’ stata fatta questa cosa e gli aspetti positivi erano la parte più importante”.
Ho la sensazione che tu sappia quando qualcosa dal punto di vista lavorativo sia destinata a terminare o a proseguire a lungo termine. Come al Manchester United: quando ci siamo incontrati a Los Angeles per filmare una cosa per il mio show. Ho avuto la sensazione che tu pensassi che la stagione non sarebbe finita bene. “Avevamo vinto tre trofei nella prima stagione. E quando ci siamo incontrati io pretendevo di più”.
Mi hai detto di non avere giocatori e che quelli presenti in rosa non erano sufficienti. “Sono ottimista ma anche realista. Avevamo vinto l’Europa League e la FA Cup ma per il passo successivo serviva di più. In quella stagione le persone dicevano ‘Grande stagione, siete secondi’ e io rispondevo ‘Noi finiamo secondi. E’ una brutta stagione’”.
Perché finire al secondo posto vuol dire aver disputato una brutta stagione? “Io amo il Manchester United, i tifosi sono stati fantastici con me. E penso che sia buono per loro che un’altra stagione senza trofei sia vista come positiva. Ma con me il livello di aspettativa dei media è differente”.
Molta di quella pressione però la porti tu. In conferenza stampa hai detto cose come “Tre, tre!” (in riferimento ad una conferenza con il Manchester United). “Quella è stata una reazione! Non è che uno arriva e dice tre o cinque. James, se tu vuoi essere proattivo devi chiedermi quanti trofei ho vinto in carriera e allora ti rispondo 25 e mezzo”.
Perché 25 e mezzo? “Il “mezzo” è la finale che non ho giocato con il Tottenham”.
Deluso da non averlo fatto? “Certo! Hai l’opportunità di vincere un trofeo con un club che non ne ha vinti molti, sarebbe stato un sogno”.
Hai mai detto: ‘Lasciatemi giocare la finale, vincere il trofeo e poi me ne andrò? “Non sono io a dover prendere queste decisioni”.
Quale consiglio daresti al nuovo manager? “Non darò consigli. Saluto augurandogli buona fortuna”.
Neanche ‘Cerca di tenere Harry Kane?’ “Quello è ovvio. E’ uno degli attaccanti migliori al mondo”.
Ti è piaciuto lavorare con Kane? “Mi sono divertito tanto. Ho amato la sua sintonia con Son”.
Vedi in lui la stessa ambizione che hai visto in Ibrahimovic o Ronaldo? “Certo, ma quando ho lavorato con questi ragazzi, loro avevano già vinto titoli. Ma sai come vanno queste cose? In cinque settimane Harry potrebbe diventare campione d’Europa”.
Dove giocherà il prossimo anno? “Giocherà dove sarà felice. E penso che lui sia felice in Inghilterra. E’ un uomo da Premier League”.
L’Europeo: “Sono sempre entusiasta quando si tratta di calcio. Abbiamo avuto una pausa e mi sono sentito perso e vuoto. Non so cosa fare dopo cena. Faccio zapping e ancora zapping ma senza calcio”.
L’Inghilterra: “Può vincere l’Europeo. Solo la Francia ha una squadra incredibile, per il resto non vedo una nazionale più forte delle altre”.
Ti è mai stato offerto di allenare una nazionale? “L’Inghilterra, quando ho lasciato il Chelsea. Ma realisticamente era troppo presto per me. Poi il Portogallo quando ero al Real Madrid. Era un’offerta pazzesca per un lavoro part-time. E’ un lavoro però che vorrei fare più avanti”.
Cosa fai per divertirti? “Sono una persona complicata, sono completamente immerso nello sport. Ho una dipendenza per le discipline Olimpiche, per la Formula 1, per il tennis. C’è solo uno sport che ancora non capisco: il cricket. Quando lavoravo per Sir Bobby Robson, non capivo come potesse amare quel gioco, anche perché io non lo capivo quel gioco”.
Bobby Robson per te è stato un mentore. Qualcuno ti considera un mentore? “Più di uno. Sono un agente senza commissioni. Ottengo tanti lavori da tanti amici. Le persone desiderano avere consigli ed opinioni”.
La Superlega: “Sapevo della nascita del progetto e che sarebbe venuto fuori”.
Sei sorpreso dal fatto che il tutto sia crollato così velocemente? “La reazione delle persone è stata incredibile. Io amo il calcio e questo mi ha emozionato”.
Se fossi stato l’allenatore del Manchester United o del Tottenham e ti avessero detto dell’entrata in Superlega? “Gli allenatori non hanno tanti poteri nei club in questo momento. Abbiamo potere in relazione alle nostre opinioni. Il “vecchio” allenatore di calcio con i poteri nel club non c’è più”.
In caso di rigori, cosa dovrebbe dire Gareth Southgate ai suoi cinque? “Ricordi il mio record dai tiri dal dischetto? Ho perso due semifinali di Champions League ai rigori. Quando mi fido dei giocatori andando oltre i miei sentimenti non funziona. Per esempio: Chelsea-Liverpool. Uno dei miei giocatori, che non era in lista, venne da me dicendo: “Sono il primo o il quinto?”, gli risposi: “Sei il sesto o il settimo”. Allora lui replicò: “Voglio tirare perché sono sicuro che segnerò”. Quindi accettai ma lui sbagliò dal dischetto. La stessa cosa è accaduta nella Supercoppa Europea tra Chelsea e Bayern. Quindi l’Inghilterra non ha bisogno dei miei consigli”.
Chi è il più grande giocatore che tu non hai mai allenato? “Messi”.
La migliore partita di calcio della quale hai fatto parte? “Benfica e Porto. Per noi portoghesi è tutto, nord contro sud”.
Chi è il più grande giocatore che tu non hai mai allenato? “Messi”.
La migliore partita di calcio della quale hai fatto parte? “Benfica e Porto. Per noi portoghesi è tutto, nord contro sud”.
Il tuo cibo preferito: “Provengo da una città di pescatori ma amo la carne”.
La tua canzone preferita? “Non ho canzoni preferite ma amo Bryan Adams, Bruce Springsteen e gli U2”.
Il tuo posto preferito? “La mia città, Setubal”.
Cosa preferisci fare durante il tuo giorno libero? “Non ho giorni liberi. Non mi stacco mai dal calcio”.
Ti stai avvicinando al tuo sogno di diventare il manager del West Ham? “Non è il mio sogno. Non sono l’uomo di un club ma di diversi club e Roma è il mio futuro”.