Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Dal 22 Gennaio Te la do io Tokyo sui 92.700 di Tele Radio Stereo
  • Condividi su

(18/09/2021) A.S. Roma

Mourinho in conferenza stampa: Vina e Mkhitaryan? Mi aspetto di convocarli. Mayoral mi piace molto, arriverà il suo momento. Possiamo giocare con la difesa a tre o con la difesa a quattro

José Mourinho, allenatore dell’AS Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Hellas Verona.

C’è un gruppo della squadra che ha recepito la sua filosofia di calcio mentre altri no? “No, per niente. E’ stata una partita, sarebbe troppo facile per me dire che siamo stati perfetti visto il 5-1. Non voglio andare in questa direzione. Analizziamo sempre, dopo una partita, ciò che abbiamo fatto bene e i problemi che abbiamo avuto. Abbiamo la possibilità di fare meglio e non parlo del risultato, meglio dal punto di vista della qualità del gioco e della performance difensiva. Loro ad inizio partita e ad inizio ripresa hanno avuto momenti di controllo”.
 
Il progetto Stadio della Roma. Vuole dire qualcosa a riguardo? “Sono un allenatore e non voglio essere niente di più che un allenatore. Un allenatore che è legato al club, alla società e ai tifosi ma sono sempre un allenatore. E’ positivo per una società avere uno stadio di proprietà. Ho letto con grande soddisfazione quello che la Signora Raggi ha detto della Roma e dei suoi proprietari, si avverte un rispetto molto grande e si vedrà in futuro. Da allenatore non voglio dire molto di più”.
 
E’ soddisfatto di Ibanez come terzino? Cosa sta succedendo a Villar? “C’è una cosa che non capisco molto bene ed è la stessa cosa accaduta durante la conferenza stampa pre-Sassuolo, quando non abbiamo parlato per niente della partita. Siamo qui già da qualche minuto e non abbiamo parlato del Verona. Sembra che voi stiate cercando cose diverse rispetto a quella che dovrebbe essere una press conference pre-partita. E’ pre-partita non post-partita. Pensavo di parlare di più della prossima partita e meno di questo. Non so come risponderti… Vina e Mkhitaryan? E’ facile risponderti, perché hanno due piccoli problemi e vista la qualità della gente che lavora nel dipartimento medico mi aspetto sempre delle cose positive. Quindi aspetto per avere i calciatori disponibili. Non capisco la domanda su Villar. Perché questa domanda? Perché l’anno scorso era titolare e giocava praticamente sempre mentre quest’anno no? Che posso risponderti? Paulo ha o aveva una visione di calcio diversa dalla mia, aveva opzioni diverse dalle mie. Il prossimo allenatore della Roma avrà opzioni diverse dalle mie e alcuni giocatori super titolari con me con il prossimo allenatore non lo saranno. Non c’è alcun problema con Villar. Magari il problema di Villar è che Cristante e Veretout stanno giocando molto bene però questa è una cosa molto buona per la squadra. Parlare di titolari e non titolari nel nostro modo di stare qui dentro non ha un senso profondo, perché come hai visto abbiamo cambiato tanti giocatori contro il Cska perché ci fidiamo di tutti. Ibanez? Non è un terzino, è ovvio. Può giocare in quella posizione per emergenza o con una prospettiva più difensiva ma non è e non sarà mai un terzino”.
 
Che Verona si aspetterà domani? Gli esoneri di Tudor e Semplici: i presidenti danno poco tempo agli allenatori? “Non mi piace parlare di ciò che accade in casa degli altri, sono loro che devono spiegare principalmente ai loro tifosi e al mondo del calcio. Posso dire che mi dispiace tanto per due colleghi che sono stati esonerati così presto. Sono contento del ritorno di Mazzarri, abbiamo giocato insieme in Italia e in Inghilterra. Sono anche contento per Tudor e allo stesso tempo sono dispiaciuto per Semplici e Eusebio e spero che possano tornare al più presto”.
 
Il suo staff: “Venti anni fa ho iniziato la carriera di allenatore e oggi nello staff non c'è nessuno di quel periodo. Per 20 anni però siamo stati praticamente gli stessi. Oggi quello che c'è da più tempo  è Lalin che lavora con me dal 2010 ai tempi del Real Madrid. Gli altri li abbiamo cambiati per diversi motivi: c’era chi voleva avere un’opzione diversa di carriera, altre volte invece è stata mia la scelta con l’obiettivo di prendere persone di qualità più adatte alla situazione del club. Qui alla Roma ho preso due preparatori atletici, uno per lavorare con la squadra, un altro per lavorare più sulla individualità e sulla prevenzione e il recupero. Dipende dalla situazione. Siamo uno staff oggi molto buono: sono arrivato con 4 e ora siamo 16, perché la gente che ho trovato qui è gente di qualità, disposta ad imparare lavorando con me. Sono arrivato qui con una Hyundai insieme a 4 collaboratori, oggi esiste un pullman per il mio staff, uno staff che un domani lavorerà con un altro allenatore che arriverà dopo di me. E questo per me è molto importante: costruire una base di lavoro. E lavoriamo tanto come staff, festeggiamo anche insieme e quando arriveranno i momenti negativi saremo ancora di più insieme. L’età per me nel calcio non significa tanto, mi piace lavorare con gente che analizza, che pensa per 24 ore a questo lavoro e spesso ci sentiamo telefonicamente alle undici di sera. Mi piace gente che sta nel calcio con vera passione ed è quello che accade a chi sta con me”.
 
Ha mai pensato alla difesa a tre? Il reintegro di Santon è stato mai preso in considerazione? “No, ho pensato a Tripi che sarà convocato. E se domani avremo qualche problema con Ibanez, Viña e Calafiori… Tripi ha lavorato con noi più di un mese, ha giocato tante partite, ha imparato a pensare come noi ed è un ragazzo intelligente che può giocare in tutti i ruoli della difesa, anche a centrocampo volendo. Non ha esperienza ma ha un cuore super romanista ed ha l’intelligenza per poter giocare. Non penso al reintegro di David, così come non penso al reintegro degli altri. Possiamo giocare a tre o a quattro, è una situazione aperta per noi”.
 
Quanto conta nel suo gioco l’aggressività degli attaccanti sui difensori avversari. Può essere questa una delle chiavi in vista di domani? “Dipende da come vogliamo giocare, dalla strategia di gioco. Per quanto riguarda le partite precedenti abbiamo provato a pressare alto. Nella partita di domani c’è una difficoltà in più oltre a quella riguardante la qualità degli avversari: la presenza di un nuovo allenatore. E non abbiamo riferimenti riguardanti il tipo di gioco. Possiamo guardare al passato di Tudor ma potrebbe giocare in modo diverso. Le domande su di lui sono tante ma non abbiamo risposta”.
 
Cosa manca a Mayoral per rientrare nel giro degli attaccanti? “La FIFA non ci fa giocare con 12 giocatori… Lui è un bravo giocatore, un bravo ragazzo e non gli manca niente. Lavora  tantissimo  nonostante abbia giocato solo 16 minuti e per questo andrebbe ringraziato, è un fantastico professionista. L’unica cosa che dico è che sarà importante per noi, sicuro, al 100%. Mi piaceva due mesi fa, mi piace ancora di più oggi. Tammy anche sta molto bene, possiamo giocare con due attaccanti e lo avevamo preso in considerazione contro il Cska, questo perché possiamo farlo. Anche contro il Sassuolo abbiamo giocato con due attaccanti e non è possibile farlo senza un altro attaccante in panchina. Mayoral mi piace molto, ha qualità, intelligenza, davanti alla porta è freddo, fa gol. Detto questo mi piacciono anche Tammy e Shomurodov. Mayoral vuole di più e arriverà”.
 
Lei ha parlato di cambio di allenatore con l’arrivo di Tudor. Analizzando un po’ l’Udinese di Tudor di due anni fa, sembra sia un allenatore pronto ad orientarsi sulla marcatura a uomo quasi a tutto campo. Come si affrontano queste squadre che ti vengono a prendere a tutto campo? “Abbiamo pensato a questa possibilità. La realtà è che la squadra l’anno scorso con Juric giocava in un modo simile e quindi magari andranno nella stessa direzione. E’ difficile giocare contro queste squadre. Il Sassuolo ha avuto tanta difficoltà nel giocare contro il Torino. E’ una proposta di calcio che deve essere accettata perché valida. Abbiamo lavorato pensando anche a questa possibilità, poi loro sono anche bravi in uscita, nel fare arrivare la palla in zona pericolosa. Mi piace come squadra nonostante non abbia ancora conquistato un punto in tre partite, però poteva fare punti contro Inter e Bologna”.
 

Notizie correlate A.S. Roma
Roma Virtuale - Web agency, Realizzazione siti internet - SEO SEM
Dar Bottarolo - Cucina romana
Canale WhatsApp di Te la do io Tokyo
Pubblicità su Te la do io Tokyo
PROSSIMA PARTITA DELLA ROMA
Campionato
28.04.2024 19:00
Napoli - A.S. Roma
ULTIMA PARTITA DELLA ROMA
Campionato
22.04.2024 18:30
A.S. Roma - Bologna 1 - 3
OGGI NELLA STORIA DELLA ROMA
26.04.1970 15:00
Campionato
A.S. Roma Bologna 1 - 2
26.04.1981 15:00
Campionato
Ascoli A.S. Roma 0 - 0
26.04.1992 15:00
Campionato
Atalanta A.S. Roma 0 - 1
26.04.1998 15:00
Campionato
Udinese A.S. Roma 4 - 2
26.04.2003 20:30
Campionato
A.S. Roma Milan 2 - 1
CLASSIFICA
Inter 86
Milan 69
Juventus 64
Bologna 62
A.S. Roma 58
Atalanta 54
Lazio 52
Napoli 49
Fiorentina 47
Torino 46
Monza 43
Genoa 39
Lecce 35
Cagliari 32
Empoli 31
Verona 31
Frosinone 28
Udinese 28
Sassuolo 26
Salernitana 15
SONDAGGI

Chi è il responsabile del momento attuale della Roma?

I sondaggi di Marione.net! Clicca per partecipare al sondaggio!