José Mourinho, allenatore dell’AS Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Torino.
Il Torino e le marcature a uomo: “Sarà difficile. E’ una squadra che difende molto bene, con uno stile proprio, sono un esempio bello di questo stile di gioco difensivo e non sarà facile. E’ una squadra che non concede tante opportunità e servirà una partita di grande qualità offensiva per riuscire a fare gol”.
La Roma giocherà a 4 domani? “Non voglio rispondere. In questo momento la situazione è migliorata rispetto alle opzioni che abbiamo. Cristante e Villar non ci saranno per Covid, Veretout non ci sarà per squalifica e dunque il problema ora si è trasferito dai terzini al centrocampo dove mancheranno due titolari assoluti e un’opzione di qualità come Villar. Nonostante questo abbiamo l’opportunità di giocare a 4 e a 5”.
Stadio pieno anche domani. Si aspettava così i tifosi della Roma? “La passione la conoscevo e mi aspettavo tutta questa passione che ho sentito sin dal primo giorno. Non c’è paragone poi tra la cultura calcistica italiana e quella inglese, in Inghilterra è sempre tutto esaurito. Adesso sento un piacere molto grande nel vedere anche a questo livello una evoluzione molto positiva. Noi all’Olimpico non abbiamo sempre vinto, abbiamo anche perso e pareggiato, però loro ci sono sempre e vedono una squadra che va, che sa quello che vuole, che gioca per loro. E questo dal punto di vista del tifoso crea connessione ed empatia. Per noi è più bello giocare con lo stadio pieno e questo riguarda anche gli avversari. Il calcio è così”.
La Roma ha segnato 7 gol nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo e 7 gol nell’ultimo quarto d’ora della ripresa. E’ un dato casuale oppure dimostra la pazienza che ha la squadra nel colpire gli avversari nei momenti decisivi della partita? “Non ho mai pensato in questo modo. E’ difficile da dire, non esiste un obiettivo nostro di avere pazienza e aspettare il momento giusto. Il momento giusto per segnare è in ogni minuto di ogni partita. La caratteristica più grande della nostra squadra dal punto di vista emozionale è che andiamo sempre fino alla fine, non abbiamo mai giocato una partita per non farlo”.
Dopo la partita con lo Zorya ci ha parlato della richiesta di sacrificio ai suoi giocatori che la stavano mettendo in atto. A proposito di questo sacrificio, Mancini può essere un’opzione come mediano per la partita di domani? “Certo che può, principalmente perché noi abbiamo in questo momento i quattro difensori centrali disponibili. Anche loro, nel caso, devono fare un sacrificio. Ibanez ha già giocato terzino sinistro nella difesa a 4., magari giocherà anche terzino destro nella difesa a 4. Se Mancini dovrà giocare a centrocampo giocherà. Ovviamente ci sono delle cose impossibili da fare, come far giocare Zaniolo terzino sinistro e non si può mettere Viña a fare l’attaccante. Però ci giocatori con questo potenziale come Cristante, Mancini, Ibanez e Mkhitaryan che sono multifunzionali ed è molto importante avere 3-4 giocatori con queste caratteristiche”.