Al termine della partita contro l'Helsinki il tecnico dell'AS Roma José Mourinho ha parlato a Sky Sport.
Squadra un po’ tesa? Dybala è servito a sciogliere questa tensione? “Si perché ha fatto il primo gol ma nel secondo tempo la squadra è entrata con un atteggiamento diverso. Nel primo tempo con un uomo in più abbiamo giocato come se fossimo undici contro undici. Abbiamo interpretato i trenta minuti successivi all'espulsione in modo passivo. Nel secondo tempo l’atteggiamento è stato diverso, siamo passati alla difesa a due, avevamo stabilito come obiettivo quello di segnare subito uno o due gol, cercando di pressare alto e recuperare la palla subito. Mi dispiace per loro che avevano iniziato la partita bene, poi 11 contro 10…. Il Var ha deciso bene ma è dura giocare senza un uomo. Loro sono organizzati, hanno idee chiare. La partita è stata difficile”.
La difesa a 4 da maggiore qualità? “La qualità in una squadra è importante ma bisogna cercare di nascondere al massimo le difficoltà, è quello che cerco di fare. È troppo facile dire come deve giocare una squadra, è più difficile costruire il puzzle invece”.
Il rientro di Zaniolo cosa rappresenta? “Questa non è una partita di riferimento perché abbiamo giocato con l’uomo in più. Nico si prende le sue responsabilità in campo, può giocare in zone diverse, è generoso, pressa e crea difficoltà agli avversari. Io però mi rifiuto a definire straordinaria la gara di oggi perché 11 contro 10 per 70 minuti significa che non c’è stata partita”.
Poche occasioni sfruttate: “Si lavora per migliorare e dobbiamo farlo. Abbiamo delle difficoltà, dobbiamo migliorare nella costruzione, nella velocità di circolazione palla. Poi gli attaccanti devono essere più cattivi. Anche il Gallo sembra avere un po’ di questa malattia, oggi ha fatto 4-5 giocate col tacco ma non deve fare questo, deve mettere in ogni modo la palla in rete. Serve concretezza, anche se sono contento di quello che stiamo facendo. Contro il Betis si può decidere tanto di questo girone”.
Squadra un po’ tesa? Dybala è servito a sciogliere questa tensione? “Si perché ha fatto il primo gol ma nel secondo tempo la squadra è entrata con un atteggiamento diverso. Nel primo tempo con un uomo in più abbiamo giocato come se fossimo undici contro undici. Abbiamo interpretato i trenta minuti successivi all'espulsione in modo passivo. Nel secondo tempo l’atteggiamento è stato diverso, siamo passati alla difesa a due, avevamo stabilito come obiettivo quello di segnare subito uno o due gol, cercando di pressare alto e recuperare la palla subito. Mi dispiace per loro che avevano iniziato la partita bene, poi 11 contro 10…. Il Var ha deciso bene ma è dura giocare senza un uomo. Loro sono organizzati, hanno idee chiare. La partita è stata difficile”.
La difesa a 4 da maggiore qualità? “La qualità in una squadra è importante ma bisogna cercare di nascondere al massimo le difficoltà, è quello che cerco di fare. È troppo facile dire come deve giocare una squadra, è più difficile costruire il puzzle invece”.
Il rientro di Zaniolo cosa rappresenta? “Questa non è una partita di riferimento perché abbiamo giocato con l’uomo in più. Nico si prende le sue responsabilità in campo, può giocare in zone diverse, è generoso, pressa e crea difficoltà agli avversari. Io però mi rifiuto a definire straordinaria la gara di oggi perché 11 contro 10 per 70 minuti significa che non c’è stata partita”.
Poche occasioni sfruttate: “Si lavora per migliorare e dobbiamo farlo. Abbiamo delle difficoltà, dobbiamo migliorare nella costruzione, nella velocità di circolazione palla. Poi gli attaccanti devono essere più cattivi. Anche il Gallo sembra avere un po’ di questa malattia, oggi ha fatto 4-5 giocate col tacco ma non deve fare questo, deve mettere in ogni modo la palla in rete. Serve concretezza, anche se sono contento di quello che stiamo facendo. Contro il Betis si può decidere tanto di questo girone”.