Nicolò Zaniolo, calciatore del Galatasaray, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport dove ha parlato anche dell'AS Roma, sua ex squadra. Ecco alcuni punti.
Restiamo nell'ambito della nostalgia: se le diciamo Feyenoord, a che cosa pensa? "Facile. Alla Roma che lo ha pescato in Coppa. E a me torna in mente quella che probabilmente è stata la notte più bella della mia vita calcistica finora, insieme a quella contro il Porto, in cui segnai una doppietta in Champions, e all'esordio in Nazionale. Proprio aver segnato la rete decisiva in finale contro gli olandesi mi fa sentire la Conference tanto mia. Se poi penso alla festa al Circo Massimo e ai tifosi, mi vengono ancora i brividi, ma non voglio fermarmi qui".
La Roma passerà il turno contro il Feyenoord? "Sicuro. Ha una squadra fortissima. Può vincere l'Europa League e arrivare fra le prime quattro".
Sul suo addio ha pesato il mancato rinnovo? "Potrei parlare ore di promesse non mantenute. Mi dicevano che ero una punta di diamante, invece sono sempre stato considerato solo una plusvalenza. Per due anni mi è stato detto che il nuovo contratto era pronto. A gennaio dell'anno scorso avrei firmato a poco più di quello che guadagnavo, perché a Roma stavo bene e sapevo che c'erano problemi col Financial Fair Play. Dopo tante chiacchiere mi sono stufato. Se io devo riflettere sul mio addio, penso che debbano farlo anche altri".
Come si è lasciato con i suoi compagni? "Sono rimasto deluso da quasi tutti. Non voglio fare i nomi. Mi dicevano che erano fratelli ed invece non mi hanno nemmeno salutato".