Dopo la partita contro la Macedonia del Nord giocata sabato scorso, e terminata con il risultato di 1-1, Luciano Spalletti, ct dell'Italia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Ucraina.
Queste le sue parole: "La gestione dei calciatori? Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon".
L'Ucraina: "È facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che abbiamo davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita: deve essere evidentene, nel vederci giocare, il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita".
Questione portiere: "Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori, è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato il fatto di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe, perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti abbiamo fatto fatica e abbiamo dovuto lavorare forte per arrivare a un certo livello, quando a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire