.jpg)
Alla vigilia della partita contro l’AS Roma, il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa.
Contro la Roma la prima di tre partite in dieci giorni, questo può influenzare le scelte? “Sì, assolutamente, soprattutto nella partita di domani perché dopo due giorni faremo un’altra gara, quindi valutazioni e sensazioni nelle due partite sicuramente nelle rotazioni. Dobbiamo pensare però a domani, questa è la cosa principale”.
Gli alti e bassi del Genoa: “Penso soprattutto alle ultime due sfide. Abbiamo fatto una grandissima gara in casa contro il Napoli, anche se è normale concedere qualcosa nel corso della partita, vista la qualità alta dei partenopei. Contro il Lecce potevamo fare meglio in termini di valutazioni dentro il campo, anche se alcune situazioni sono state sfavorevoli come l’espulsione e rimanere in inferiorità per quasi tutta la partita non è stato semplice. Nonostante questo la squadra è rimasta compatta, ha saputo soffrire e non abbiamo mollato di un centimetro. Quindi la squadra è viva, ha desiderio e voglia. Per la gara di domani ho visto che la squadra sta bene, vuole giocare questa partita, vuole lottare e giocare dentro la gara, sono aspetti che ho visto in questi giorni”.
Gli infortunati: “Dobbiamo valutare Ekuban che ha avuto un piccolo problemino, anche se non ci saranno problemi. Spero di riavere Vogliacco invece la prossima settimana mentre gli altri sono a disposizione”.
Per l’attacco sei preoccupato? “Non sono preoccupato, anche perché lavoriamo ogni giorno e vedo i ragazzi, la loro intensità e la determinazione che mettono negli allenamenti. Le prestazioni e i punti devono essere una necessità e non un’ossessione, i punti vanno presi attraverso le prestazioni a cominciare da domani”.
Ogni tanto il Genoa fa fatica a sviluppare azioni offensive: “Se parliamo di Torino e di Lecce, in base alle situazioni vissute in entrambe le partite, siamo stati poco pericolosi ma se pensiamo al Napoli abbiamo creato e calciato tanto. Ci sono aspetti positivi da prendere e altri da migliorare”.
La Roma: “È un avversario forte fisicamente, forte di qualità perché Pellegrini, se rientrerà, Dybala e Lukaku sono calciatori che sanno giocare tra di loro. Lukaku è un giocatore fisico, lavorano tanto su di lui, verticalizzano su di lui e poi da lì inizia la manovra. Hanno due esterni di gamba e di struttura fisica, giocatori in difesa che alzano i centimetri della squadra. Parliamo di una squadra concreta, difficile da incontrare dal punto di vista fisico ma abbiamo lavorato per cercare soluzioni, non solo nel difendere ma anche di proporre nella metà campo avversaria”.
Dopo il periodo felice in Serie B la squadra sta incontrando delle difficoltà. Lei come sta vivendo questo periodo? “Sono molto sereno, sono molto cosciente di quello che sto facendo, non posso rimpiangere nulla perché lavoro 24 ore su 24, vedo i ragazzi lavorare e chi meglio di me sa giudicare o trovare soluzioni. A volte si sbaglia, altre volte si fanno cose corrette ma sono molto lucido rispetto al momento che stiamo vivendo. Il nostro percorso può incontrare momenti di difficoltà che vanno superati attraverso le prestazioni e la costanza. La squadra ha dimostrato lo spirito di sacrificio e in questi momenti bisogna mettersi l’impermeabile vivendo il tutto però nel modo giusto. La squadra è viva, è vogliosa di fare questa partita, sa quale avversario affronteremo ma sa anche cosa deve fare”.
Haps: “Sta decisamente meglio rispetto a quando è arrivato. È in crescita”.
Gudmunsson ha detto che siete costretti in Serie A a giocare diversamente rispetto allo scorso anno: “Un giocatore come lui, così come altri, deve sacrificarsi nella fase difensiva. La volontà è quella di avvicinare un calciatore vicino ai nostri attaccanti ma sono valutazioni perché io devo basarmi sull’equilibrio della squadra”.
Perché il Genoa non tira in porta e non fa cross? “Quella di Gudmunsson non credo sia stata una critica e giustamente come ha detto in Serie B il dominio del gioco era prevalente dentro la gara. In Serie A non hai un dominio nella metà campo avversaria, così come accadeva in Serie B. Siamo una delle squadre che difende meglio nella propria metà campo e devo trovare il giusto equilibrio. La volontà di essere più concreti c’è sia negli attaccanti ma anche negli esterni. Questa è una squadra che negli interpreti ama palleggiare, è nel DNA dei calciatori, poi però bisogna essere concreti e ci stiamo lavorando. È un percorso di crescita che dobbiamo fare”.
La manovra della squadra: “Ci sono equilibri dentro la squadra. Badelj e Strootman sono giocatori di grande esperienza, danno i tempi della partita, sanno verticalizzare, sanno palleggiare ed è normale che ci deve essere un lavoro corale per fare le cose giuste. La volontà è quella di cercare di proporre anche contro le grandi squadre e ci stiamo lavorando”.
Mourinho si è lamentato perché il Genoa ha giocato di venerdì mentre la Roma di domenica: “Giovedì e poi domenica è abbastanza impensabile nell’ottica dei calendari recuperare e giocare dopo due giorni. Questo perché il venerdì si inizia già a preparare la gara della domenica. Per questo ho detto ai ragazzi di farsi trovare tutti pronti perché potrebbero esserci novità in campo nella gara di domani e nella prossima”.
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg){kind=logo}
.jpg)
.jpg)
.jpg)
