Come annunciato dalla Lega Serie A, il massimo campionato di calcio italiano resterà a 20 squadre. Nessuna riduzione, dunque, con l’idea di Roma, Juventus, Inter e Milan, favorevoli ad una modifica del numero dei club, che non ha preso piede.
Al termine della stessa Assemblea, Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “L'assemblea ha confermato con una maggioranza schiacciante, 16 voti a 4, sia la volontà di mantenere il diritto d'intesa sia il format a 20 squadre perché se guardi i campionati più importanti d'Europa, quello inglese e quello spagnolo, sono a 20... È questo il format che funziona. Quell'incontro in Figc delle tre squadre (in riferimento ad Inter, Juventus e Milan) non è stato molto ben visto perché la Lega è giusto che abbia una sua compattezza. Poi ci sono diritti che Lega deve avere legati al fatto che la A mantiene tutto il calcio italiano. È giusto che abbia una sua autonomia e che mantenga il diritto d'intesa".
Al termine della stessa Assemblea, Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “L'assemblea ha confermato con una maggioranza schiacciante, 16 voti a 4, sia la volontà di mantenere il diritto d'intesa sia il format a 20 squadre perché se guardi i campionati più importanti d'Europa, quello inglese e quello spagnolo, sono a 20... È questo il format che funziona. Quell'incontro in Figc delle tre squadre (in riferimento ad Inter, Juventus e Milan) non è stato molto ben visto perché la Lega è giusto che abbia una sua compattezza. Poi ci sono diritti che Lega deve avere legati al fatto che la A mantiene tutto il calcio italiano. È giusto che abbia una sua autonomia e che mantenga il diritto d'intesa".
Cairo ha proseguito: "Dicono che le tre grandi ne hanno parlato con Gravina perché è il vice presidente della Uefa, ma è il timing ad essere sbagliato. Non c'è spaccatura tra noi e loro: hanno avuto un atteggiamento sbagliato, come ritiene anche il resto dell'assemblea. Essendo un'associazione di 20 squadre è giusto che ci sia un rispetto reciproco. Mi spiace dirlo perché ho rapporti buoni con Marotta, Scaroni e tutti loro. Chi è in Consiglio Federale non deve rappresentare se stesso, ma tutta la Serie A. Non è lì a titolo personale. Nessuno ha chiesto le dimissioni di Marotta. In assemblea il clima è stato cordiale e senza toni alti, ma quella che hanno voluto fare è sembrata... una Superleghina".