Giornata di conferenza stampa per Luciano Spalletti, ct dell'Italia. Il tecnico, a Coverciano, prima della partenza per gli Stati Uniti dove gli Azzurri affronteranno Venezuela ed Ecuador, ha parlato anche di De Rossi e di alcuni calciatori giocatori dell'AS Roma.
De Rossi: "È stato bravissimo, mi ha sorpreso moltissimo per le cose che ha fatto vedere. In alcuni momenti in panchina mi sembra Carletto Mazzone quando esprime questo suo essere ancora un po' calciatore e la sapienza da allenatore. Ha fatto un lavoro eccezionale nel dare in poco tempo una nuova mentalità nonostante si fosse lavorato bene anche prima. Non è facile migliorarsi, è un lavoro ancora più profondo. Vedere Paredes che fa il centrale basso, vedere la difesa a tre e la difesa a quattro. I terzini a tutta fascia, sono tutte cose bellissime. A Daniele voglio molto bene. Gli auguro il meglio possibile e se avessi la possibilità di aiutarlo, lo farei".
Su Mancini: "L'ho chiamato dopo, ma non era una bocciatura. Mi riempie il cuore che sia venuto. Lo stesso El Shaarawy ho lasciato a casa, ma so benissimo cosa mi può dare. Penalizzo qualcuno e mi dispiace, favorisco qualcun altro
Cristante: "Aveva bisogno di fare delle cure intense alla schiena e non andiamo a distruggere un calciatore di un club. Ha iniziato questa cura altrimenti sarebbe stato con noi. Meglio se si cura, altrimenti si sarebbe fermato ugualmente, noi stiamo ad ascoltare quello che ci dicono i calciatori".
Pellegrini: "È uno di quelli che abbiamo atteso tantissimo perché non ce l'ho mai avuto a disposizione. E' un calciatore forte che sa fare più cose e fa metri in quantità. Non so cosa verrà fuori da qui agli Europei, ma è uno di quelli su cui conto. Ha superato dei problemi. Con la qualità che De Rossi chiede si trova a suo agio, perché è riuscito a far vedere il suo marchio di fabbrica".