Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Quello che sarà Le Fée spetta solo al campo dirlo. L'insistenza per prenderlo? Uno può pure insistere e prendere una cantonata, oppure ci vede molto più lontano rispetto a noi e ci capisce molto di più, tutto può essere. Noi possiamo pure prendere delle cantonate clamorose, ma non è che guardiamo il calcio da 15 giorni. Un paio di partite del Rennes, un po' distrattamente, le ho viste e io Le Fée non me lo ricordavo neanche. Che Le Fée non sia la prima scelta del calcio francese mi pare che sia oggettivo. Detto questo, è arrivato, viva il giocatore. Resta una perplessità: io non ho mai detto o pensato che uno come Le Fée non si possa prendere; è chiaro che lo puoi prendere, ma per l'idea che mi sono fatto io, il livello della squadra dove giocava prima, per il fatto che non è nel giro della nazionale, io devo per forza immaginare che possa essere una riserva. Però, se è così, non si giustificano i 23 milioni. È un'operazione che come la giri ha qualche elemento che non torna. Non ho mai detto o pensato che uno come Le Fée non possa venire o giocare alla Roma, il problema è se fa il titolare e il prezzo che hai pagato. Queste sono le perplessità, dopodiché vediamo il campo cosa dirà. Nel momento in cui tu ti impegni per 23 milioni in un reparto come il centrocampo, a questo punto non ci resta che incrociare le dita e sperare che questo giocatore confermi di valere quei soldi. L'unico motivo di ottimismo può essere il fatto che questo è un giocatore che ha determinate caratteristiche, che sicuramente nei centrocampisti che hai non ci sono e che, al di là del suo valore assoluto, perché di certo non è Gundogan ma è un giocatore di secondo piano, possono rivelarsi funzionali nel tipo di gioco che vuole fare la Roma. Questa è la mia speranza. Io sono abituato a esprimere le mie perplessità prima, una volta che le cose sono successe è inutile piangere, possiamo solo sperare che questo sia un buon giocatore e facciamo il tifo per lui. C'è un elemento che non gioca a favore di Le Fée: lui ha fatto una discreta carriera a livello di Under 21, dove ha giocato diverse partite, ma non è riuscito a fare il salto nella nazionale maggiore. Poi può essere che anche una terza scelta del calcio francese ci faccia fare il salto di qualità. Sarà il campo a dire se vale 23 milioni o no. A me sembra difficile, poi di fronte alla realtà mi arrendo".