Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Lucumì, Frattesi e Kean? Prendo tutto, però poi chiedi anche un paio di esterni. Gli esterni servono per forza, altrimenti è come avere una macchina senza ruote. Poi gli altri due giocatori fondamentali sono il centravanti e il centrale difensivo. Per me il primo giocatore è Beukema, che per me è fortissimo e sarebbe ideale, anche Lucumì va bene, pure Kossounou, solo che lui è ivoriano, per cui lui e Ndicka vanno in Coppa d'Africa, quindi visto che è una squadra che avrà dei giocatori, non dico contati, ma di cui quelli forti non potranno essere 100, è meglio non rischiare. E poi il centravanti è fondamentale, Ranieri in ogni conferenza stampa che ha fatto da febbraio in poi l'ha fatto capire. Se Ranieri ha parlato con Gasperini, glielo avrà fatto presente il problema. Io sono convinto che venga uno tra Kristovic e
Lucca, perché Lucca lo voleva all'Atalanta pure a gennaio quando si è rifatto male Scamacca. Lui poi i gol li fa fare pure a quelli che arrivano da dietro, non solo al centravanti. Quando io il 28 aprile vi dissi che era Gasperini il favorito, poi vi raccontai che lui si era già scelto un romano da portare con lui. Il romano è venuto fuori ieri ed è il preparatore del Genoa che lui ha avuto sette anni, quattro e tre al Genoa, e che non è riuscito mai a portare all'Atalanta, si chiama Alessandro Pilati e quasi sicuramente sarà il nuovo preparatore della Roma. Anche al Genoa i giocatori volavano. L'ha voluto a tutti i costi. I metodi di Gasperini funzionano, lui non ti risparmia nemmeno a casa. Se continuerà a farlo anche qui? Se rivincono i giocatori allora ci dobbiamo arrendere, perché se vincono contro Gasperini allora non può fare niente nessuno. Pellegrini e Mancini fuori dalla Nazionale per le voci secondo cui avrebbero voluto mandare via Spalletti? Se lui continua a ragionare così, non va da nessuna parte. Con Mancini c'è stato pure qualcos’altro, perché poi Mancini è uno che poi ti risponde, non ti lascia fare il fenomeno. Nel caso di Acerbi, io non prendo le parti di nessuno, perché conosco Spalletti. La cosa che mi ha colpito e che ha distrutto Spalletti è la parola "rispetto", perché sul rispetto è impazzito, anche se ormai quello si era tirato fuori. Svilar? Non lo possono mandare via. Se oggi mi chiedete chi parte per fare la plusvalenza, vi dico Ndicka, ma è una mia sensazione. È l'unica plusvalenza indolore che puoi fare, dico indolore perché tanto poi prenderai due difensori e proverai a prenderli forti. Svilar porta punti ed è fondamentale nella costruzione della squadra, mentre Ndicka degli errori li ha fatti. I portieri fanno la differenza come gli attaccanti. A proposito di attaccanti, quelli di Gasperini hanno fatto quasi sempre 20 gol, pure Borriello nel Genoa, che non è fra i suoi top. Dopo aver preso una prima punta forte, alla Kean, come punta di riserva vado a chiamare Zapata, che ora è rotto ma tornerà perché è una belva. Noi abbiamo giocato con Shomurodov... Rilanciare Gudmundsson? Ci proverei perché può fare quello che ha fatto Lookman. A Firenze si è trovato male perché non gli hanno trovato il ruolo e tornava troppo dietro, mentre con Gasperini starebbe avanti. Sul mercato dobbiamo andare su nomi di garanzia, cioè se si conosce Frattesi, è inutile che ti vai a inventare un un altro. Se vuoi un giocatore e devi spendere quella cifra, prendi Frattesi, perché se non spendi quella cifra vuol dire che non vale come Frattesi, vale di meno. Il Milan Reijnders lo ha pagato 20 milioni, la Roma ha pagato 23 milioni Le Fée. Ma secondo voi in Europa nessuno conosce Reijnders? Perché è questo il problema, questi sono giocatori affermati, nazionali e tu sbagli pure questi. Se hai 30 da spendere mi devi prendere un giocatore che li valga, possibilmente conosciuto".