Sulla Nazionale
"Le cose non andavano bene: molti giocatori non volevano andare in Nazionale. Una cosa molto brutta, non avrei mai pensato potesse succedere. Giocatori come Calafiori, dice che deve andare a curarsi e la settimana prima aveva giocato. Buongiorno lo stesso. Poi il caso Acerbi. Quando sento che non c'è amore per la maglia azzurra, mi viene una rabbia che spaccherei tutto. Manca amore per l'Italia".
I problemi della squadra con le richieste di Spalletti
"La squadra non aveva un gioco. Spalletti voleva giocare in un certo modo, i giocatori invece non hanno assorbito i suoi schemi. Gli Europei in Germania una cosa penosa, mi sono anche vergognato in certi momenti nel vedere una pochezza di questo tipo in campo. C'è qualcosa che non funziona, qualcosa che Spalletti non è riuscito a dare alla squadra. Quando c'è questo contrasto, è difficile andare avanti. In questo momento i responsabili numeri uno sono i giocatori. La passività dell'altra sera è stata una cosa bruttissima. Ora non ci sono scusanti. Vogliamo rivedere nei giocatori corsa, gioco, aiuto al compagno di squadra".
Su Ranieri
"E' il nome giusto. Ha preso la Roma che non stava andando bene e ha fatto un miracolo. Lui è un uomo d'esperienza, che conosce tutti i giocatori della Nazionale ed è capace di entrare nella loro testa. Credo sia il più adatto a gestire la Nazionale, per esperienza e carisma. Il CT è un altro mestiere. Devi cercare di trovare i migliori giocatori e creare lo spirito di squadra. Ranieri è abile in questo. La cosa più importante sarebbe avere un gruppo storico di una squadra, in questo momento sembra che la cosa che rappresenti di più l'Italia sia l'Inter e quindi chiederei ai nerazzurri di riportare quello spirito di squadra che è mancato in questo momento".