Domani alle 18:30 la Roma affronterà il Parma allo stadio Olimpico, nel match valido per la nona giornata di Serie A. Per questa trasferta la squadra emiliana non potrà contare su molti dei propri tifosi. Come ordinato dalla Prefettura della Capitale, la vendita dei biglietti è stata vietata ai residenti nella provincia di Parma in seguito ai violenti scontri avvenuti in occasione della sfida contro la Cremonese.
Il comunicato: "PREMESSO che mercoledì 29 ottobre 2025 si terrà, presso lo Stadio Olimpico di Roma, l’incontro di calcio “Roma – Parma” valevole per il Campionato di calcio di Serie A;
VISTA la determinazione n. 39/2025 del 23 settembre 2025 con la quale l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, considerato il profilo di alto rischio della predetta gara “Roma – Parma” ha rinviato al Comitato di Analisi sulle Manifestazioni Sportive l’approfondimento per l’individuazione di adeguate misure di rigore;
VISTA la determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive n. 32/2025 del 24 settembre 2025 che, in ragione dei violenti scontri verificatisi in occasione dell’incontro “Cremonese – Parma” disputatosi il 21 settembre 2025 e delle gravi condotte poste in essere dai tifosi della squadra del Parma che hanno aggredito gli ultras cremonesi nei pressi di un locale pubblico luogo di ritrovo dei medesimi, causando anche il ferimento di appartenenti alle FF.OO ed alla luce dell’elevata pericolosità della tifoseria parmense, che potrebbe dar luogo a condotte pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica anche nella fase della movimentazione, sottopone alla valutazione del Prefetto l’opportunità di disporre il divieto di vendita di tagliandi ai residenti nella provincia di Parma; [...]
ORDINA che, in occasione dell’incontro di calcio “Roma – Parma”, in programma presso lo Stadio Olimpico di Roma mercoledì 29 ottobre 2025, per motivi di sicurezza sia adottata la seguente prescrizione: divieto di vendita di tagliandi ai residenti nella provincia di Parma". (prefettura.interno.gov.it)