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Domani alle 15 la Roma affronterà la Cremonese allo Zini, nel match valido per la 12esima giornata di Serie A. Oggi Gian Piero Gasperini è intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia. Ecco le parole del tecnico giallorosso.
Ferguson tornerà fra i convocati. Lei disse qualche tempo fa che per la prima volta aveva fatto un allenamento giusto. C'è stata un'evoluzione?
"Sicuramente sì. Si tratta di un ragazzo giovanissimo che arriva da un altro paese, un po' di adattamento deve averlo, al calcio italiano, nel modo di giocare le partite e alla vita. E' stato catapultato in un'altra dimensione, ha avuto bisogno di un po' di tempo anche per integrarsi con i compagni. Bisogna avere la pazienza di aspettare questi ragazzi. Purtroppo dopo quella frase si è fatto male subito".
Come l'ha visto?
"Ha recuperato ma non sta benissimo, ha ancora un po' di dolore a calciare e questo lo limita. Ma ha grande volontà e voglia di fare, durante la partita questi piccoli acciacchi possono essere superati".
Per qualcuno la Roma sta facendo un'impresa. La squadra ha ancora grandi margini di miglioramento? Quanto manca per vedere la sua Roma ideale?
"Non si possono dare percentuali. Questa squadra sta dando molto. Non si può parlare di impresa dopo 11 partite, ma la strada tracciata è molto buona. La squadra è cresciuta sul piano tecnico e questa è la base, ma tutto può essere migliorato. Potrei dire che ci stiamo già esprimendo ad alti livelli, ma certamente sul piano tecnico facciamo giocate migliori rispetto a qualche settimana fa, abbiamo una coralità di gioco superiore. I margini di miglioramento sono infiniti, ce li hanno le squadre top, si lavora per quello".
Come stanno i nazionali? Angelino e Dybala?
"Angelino ha ricominciato a lavorare, anche se in modo individuale, ma sta facendo dei buoni allenamenti. In questa situazione dipendiamo dai medici. Dybala e Bailey stanno lavorando insieme, sono molto avanti, ma abbiamo bisogno del placet dei medici. I nazionali sono tornati un giorno prima rispetto alle altre settimane e si sono comportati tutti bene e hanno giocato quasi tutti. Da giovedì abbiamo fatto due buoni allenamenti, cerchiamo di ripartire da dove ci siamo lasciati ma la ripresa è sempre un'incognita".
La squadra produce di più ma la media gol non cambia: dobbiamo aspettarci un livello superiore o dobbiamo abituarci a questa media realizzativa?
"Cerchiamo sempre di migliorarci. Nelle ultime settimane abbiamo avuto fuori Ferguson, Dovbyk, Dybala e Bailey, è normale avere delle difficoltà. Paradossalmente abbiamo migliorato la capacità di creare occasioni da gol e abbiamo segnato di più. Alla fase offensiva partecipa tutta la squadra, guardate l'assist di Mancini per Celik. Cerchiamo di sfruttare le caratteristiche che abbiamo in campo. Anche domani cercheremo di mettere nella condizione migliore le caratteristiche che abbiamo".
Che tipo di giocatore è Baldanzi? Può giocare domani?
"Le caratteristiche le conoscete tutti, a causa dell'emergenza offensiva, come con l'Udinese, può giocare in quella posizione, ma se ci fossero gli attaccanti non avremmo adottato quella soluzione. Per me può giocare in quel ruolo, ma gli mancano altre capacità. Si tratta di un giocatore duttile, rapido e che calcia bene, vicino alla porta può diventare pericoloso. Ha sempre giocato in altre posizioni, quello non è il suo ruolo, magari lo diventerà, ma in questo momento è efficace. Contro l'Udinese è stato molto bravo, messo in certe condizioni può fare bene. In allenamento ha fatto cose importanti".
La Roma può giocare anche in futuro senza centravanti di ruolo? Perché Pisilli fa fatica a giocare?
"Si può giocare in tanti modi a calcio, ma l'importante è che sia efficace, non è detto che serva il centravanti. In carriera ho avuto Zapata e Milito, ma con l'Atalanta ho fatto 98 gol in campionato senza centravanti con Ilicic, Gomez e Pasalic. Dobbiamo vedere in campo le soluzioni, le capacità, la tecnica, la capacità di tiro e come si sposano i giocatori. Ci sono diversi momenti nella partita, in alcuni è importante avere soluzioni diverse in attacco. Pisilli? Gol straordinario in Under 21, lì segna con continuità. E' tra i giovani più interessanti del nostro calcio, ma qui ha davanti Koné, Cristante ed El Aynaoui. Ho puntato più su di loro, ma gli devo sicuramente qualcosa. Ora giocheremo 16 partite consecutive e il periodo più duro sarà tra dicembre e gennaio, ci sarà bisogno di tutta la rosa. Io ho usato un nucleo largo di giocatori, mentre altri come Pisilli non hanno giocato moltissimo. Ma arriverà il momento in cui la rosa diventerà fondamentale, ora se stai fuori 2 settimane salti 5/6 partite e lì verrà fuori anche la potenzialità della rosa e la possibilità di vedere chi ha giocato meno".
La Roma ha perso due partite dopo la sosta: è un caso? Hermoso sarà a disposizione per domani?
"Non c'è niente di casuale, quando siamo andati in svantaggio abbiamo quasi sempre perso. Ma quando inizi a segnare riesci a ribaltare un episodio sfortunato, è un processo di crescita. Hermoso si è fermato ieri, ha un fastidio che andrà valutato ma domani non c'è".
Perderà due giocatori per la Coppa d'Africa: in vista del mercato, è preoccupato?
"Questa è la realtà e non possiamo fare niente per modificarla. Dobbiamo guardare avanti e affrontarla giorno per giorno. Perderemo due giocatori che sono una componente forte come Ndicka ed El Aynaoui per la Coppa d'Africa, ma lo sapevamo. Dovremo rimediare in altro modo e lo faremo".
Perché Rensch ha giocato così poco dal derby in poi?
"Perché Wesley e Celik sono stati straordinari, hanno avuto un rendimento strepitoso. Sulle fasce siamo diventati forti, almeno competitivi, facendo delle partite di filetto. Rensch resta il calciatore che ha fatto un ottimo derby, ha trovato meno spazio ma questo non gli toglie niente. Non posso far giocare più di 11 giocatori per volta. Domani può essere un'alternativa, dato che manca Hermoso, così come Ghilardi e Ziolkowski".
Lo stop del campionato a marzo per il playoff della Nazionale?
"Non la risolviamo qui. E' un problema della FIFA e non nostro. Il numero di partite è salito in modo esponenziale in tutte le competizioni, soprattutto per i giocatori convocati in nazionale. Questo aumenta anche il numero di infortuni. Si discute perennemente sulla riorganizzazione dei campionati e delle nazionali, a me non piace uno stop a metà campionato. Ma dedicare un tempo alle nazionali e concentrarlo in quel periodo forse sì".
Ghilardi e Ziolkwoski sono pronti per essere titolari in questa Roma?
"Sono tutti pronti, sono stati scelti e selezionati nella rosa. Sono sicuramente pronti".
Lei ha detto che la posizione in classifica era frutto del caso. Da quando non lo sarà più? Lei crede nei miracoli?
"Di casuale non c'è nulla, magari dopo pochissime partite. Dopo undici partite qualcosina significa, vuol dire che qualcosa l'abbiamo fatta. Dopo il girone di andata è più veritiero, ma conta solo alla fine. I miracoli non li fa nessuno, l'ultimo che li ha fatti è finita male (ride, ndr). Bisogna lavorare e quando dico che so è liberi di sognare bisogna sognare, perché sono rarissimi quelli che si avverano. Dei sogni ti ricordi solo gli incubi e i sogni molto belli e questo è un bel sogno, male che va te lo ricordi per un pezzo. Ora è anche presto, perché abbiamo appena iniziato".
A che punto è Tsimikas? Sta avendo delle difficoltà.
"Tsimikas è uno di quelli che ha giocato meno perché ha altri che stanno giocando bene. Per fortuna nel calcio le cose cambiano, nel calcio basta una partita, ci sono gli esempi di Celik, Hermoso e Pellegrini. Nel calcio ci sono dei momenti da sfruttare e basta poco per cambiare le cose".
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