Nella puntata di giovedì 26 aprile, questa l’apertura di Mario Corsi a Te la do io Tokyo. Si parla della situazione intorno alla Roma e ai tifosi della Roma dopo gli incidenti di martedì ad Anfield...
"La situazione è molto chiara: al di là della partita di martedì, Roma città e Roma squadra sono sotto inchiesta. Allora il fatto che quel signore debba salvarsi credo che sia normale, chi dice il contrario è un pazzo scatenato. Il tifoso del Liverpool è caduto dopo che ha preso una cintata ed è entrato in coma, questo è il fatto. Però ora analizziamolo: sono due giorni che tutte le tv nazionali mostrano l’immagine dell’uomo, non un tifoso, un uomo, che gira con un martello in mano: quell’uomo non era italiano, era inglese. I tifosi della Roma, fin dal loro arrivo, sono stati fatti oggetto di lanci di bottiglie di vetro, boccali di birra, sputi (ecc.). Quello che è capitato a questo tifoso del Liverpool, poteva capitare anche ad un tifoso della Roma, vista l’accoglienza che hanno ricevuto. Poi hanno sbagliato e sono il primo a dirlo, ma attenzione a far passare i tifosi inglesi come agnellini e come dei piccoli lord. Perché se scrivo ‘Scontri Liverpool’ escono diecimila scontri con tutte le tifoserie del mondo? Siamo tutti addolorati per quello che è successo a Sean: è una follia rischiare la vita per una partita di calcio, una follia vera. Adesso tutti i giornali nazionali scrivono di ‘teppisti romani’, usano il nome Fedayn perché è un nome importante e fanno passare per innocenti i tifosi del Liverpool: io non ci sto. A me dispiace anche per dei ragazzi che hanno reagito a delle provocazioni e ora rischiano tanto. Rischiano tanto perché sono in Inghilterra e lì non scherzano. Non stiamo parlando di un Daspo che si tratta di mettere qualche firmetta e quando lo porti a casa tua madre ti dice ‘Oh, la prossima volta che mi torni con un Daspo vedi te”, stiamo parlando di accuse gravi, di vite rovinate, se tutto dovesse esser confermato. La mia è una posizione forte che, sicuramente, verrà strumentalizzata, ma è così: Liverpool-Roma potrebbe rovinare tre vite. È ovvio che condanno la violenza, sono il primo, ma la storia non è quella che vi stanno facendo vedere e leggere. Arriviamo al discorso della Roma: cosa c’entra la Roma con quello che succede fuori lo stadio? La responsabilità oggettiva è una cazzata gigantesca.”
Potete riascoltare tutta l’apertura di Mario Corsi nel podcast completo della trasmissione disponibile online da dopo le 16.