Alessandro Vocalelli è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 101.500 di Centro Suono Sport.
“Quando ci si giocava lo scudetto fino all’ultima giornata ‘Contava solo vincere’, adesso invece va bene se si arriva ‘eroicamente’ terzi o quarti. Nessuno ne parla, ma nella Roma è in atto una decrescita. Fino a tre anni fa si arrivava secondi, adesso nemmeno più quello. Ogni anno si abbassa l’asticella, ed è chiaro che quando gli obiettivi si abbassano è più facile raggiungerli. Perché si è passati dal lottare per lo scudetto all’arrivare terzi o quarti? Tutto questo poi con serenità, come se fosse una cosa normalissima. In questo momento i giornali hanno creato un clima particolarmente favorevole attorno a questa società, mettiamola così. A Roma è diventato normale non trattenere i grandi giocatori perché ‘Tutti fanno così’ ma non è vero: La Fiorentina se decide di tenere Chiesa, lo tiene, il Napoli se decide di tenere Koulibaly, lo tiene, solo a Roma si accettano tutte le offerte che arrivano. Peraltro vorrei ricordare che quando gli americani sono arrivati la Juventus non era quella di oggi, nel 2011 la Roma arrivò sesta e la Juventus settima, ogni tanto bisogna ricordarlo. Credo che stia cambiando il modo di raccontare la Roma. Faccio un esempio personale. Quando ero direttore del Corriere dello Sport e ho fatto il titolo ‘Ma siete matti a vendervi Dzeko?’ ho subito tante critiche, mi hanno fatto passare per il nemico della Roma”