Andrea Di Caro, vice direttore de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 101.500 di Centro Suono Sport.
"Fonseca? Ha il suo appeal, bisogna vedere se riuscirà a calarsi nella realtà romana in fretta. Ma i portoghesi sono molto intelligenti, non ho dubbi che capirà presto come muoversi. Spero solo non sia un portoghese teorico alla Paulo Sousa, altrimenti farà fatica. A Roma adesso c’è bisogno di chiarezza. Pavoletti o Petagna? Se si cerca un attaccante affidabile e buono per la panchina, Pavoletti andrebbe bene, però significa che punti tutto su Schick. Se, al contrario, ti serve un numero 9 titolare, hai bisogno di un attaccante importante da 35-40 milioni. Non credo che la Roma non farà dei colpi sul mercato, comunque. La Roma ha sempre venduto, questo è vero, ma ha pure sempre comprato; il problema di quest’anno è che hai comprato male. Dzeko- Inter? Per me è praticamente fatta, ma la Roma parte da una valutazione di 20 milioni, se l’Inter pensa di prenderlo a 12 milioni sbaglia di grosso. La Roma era forte su Barella fino a qualche mese fa, poi è subentrata l’Inter. Roma resta una piazza appetibile, ma rispetto al passato questa appetibilità si è abbassata. Un giocatore magari preferisce essere allenato da Conte che da Fonseca, ma è normale, ci sta, poi magari fra 4 mesi tutti scopriremo che Fonseca è un fenomeno e farà meglio dell’Inter di Conte. Petrachi-Roma? Sarà una trattativa difficile, può sbloccarsi in mezza giornata come in un mese".