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Ugo Trani, giornalista del quotidiano Il Messaggero, è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 101.500 di Centro Suono Sport.
“La conferenza stampa di Mourinho? L’unico titolo che ha dato è sul lavoro e ha fatto subito la battuta: ‘sbrighiamoci che devo andare a lavorare a Trigoria’. Ma che poteva dire? Non c’è ancora la squadra. Ho visto i convocati… Credo che la rosa definitiva che gli consegneranno, quella forte così come hanno detto loro, sarà tutta un’altra cosa. Come ho visto Mourinho? Lui non ha potuto dire ‘la mia Roma farà…’, ‘la mia Roma potrà…’ perché ancora non ha la sua Roma, questa è l’unica cosa. Se doveva dare un “cartone” lo ha dato e lo ha dato all’Inter, soprattutto alla società, perché lui era legato a Moratti, con la frase delle vittorie e degli stipendi non pagati. Lo ha dato anche a Conte, dicendo che gli allenatori che si ricordano qui sono Liedholm e Capello mentre all’Inter sono Mourinho ed Herrera. Si è rivisto Mourinho ma ha tenuto un profilo basso”.
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