La conferenza stampa di Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, alla vigilia della partita contro l’AS Roma.
La partita contro la Roma: “E’ stata giocata un’altra gara dopo il derby, una gara che ha mostrato le qualità e lo spirito di reazione della Roma. Credo che ormai il derby, anche se chiaramente è una situazione che incide sempre, sia passato. Mourinho rivolge l’attenzione alla partita contro di noi, come è giusto che sia. La Roma è molto forte e lo dicono i fatti, lo ha dimostrato in questo inizio di campionato. Ha individualità spiccatissime, una fisionomia altrettanto evidente ed andiamo ad affrontare un avversario pericoloso. Ci vogliamo confrontare come facciamo sempre, vogliamo vedere a che punto siamo e questa è la partita ideale”.
L’Empoli e le ultime partite: “Sapevamo di avere un percorso da completare e siamo ancora lontani, perché i tempi che ci hanno visto all’opera sono stati ristretti ma questo vale per tutti. Ora stiamo raccogliendo anche il frutto delle esperienze fatte, come normale che sia. Non abbiamo fatto cose particolari da mettere in mostra uno stravolgimento, sono piccoli passi in avanti anche se abbiamo fatto anche passi indietro. Vedremo se riusciremo a fare altri passi in avanti ma sono fiducioso. Vogliamo confrontarci con chi è più forte di noi e la Roma è la squadra giusta”.
Il suo ritorno a Roma. E’ una partita diversa? “Non è una partita diversa dalle altre. Torno volentieri ma ci sono già tornato. E’ un posto dove ho vissuto benissimo, ho vissuto in famiglia a Trigoria per un numero esagerato di anni. Ho a Roma molti amici e qualche fratello. E’ un posto che mi ha fatto stare bene e che mi ha accolto con molto affetto”.
I numeri: “Abbiamo iniziato ad essere più produttivi o meglio più realizzativi rispetto a quella produttività mostrata in passato e siamo contenti. Anche la Roma è produttiva e bisognerà stare attenti. La Roma ha 11 calciatori che sono già andati a segno e non possiamo focalizzarci su pochi aspetti, perché i pericoli arriveranno dappertutto”.
Zurkowski e Henderson: “Posso parlare di loro o di qualche altro ma senza la squadra le individualità si vanno a far benedire. L’individualità è estremamente importante perché decide ma decide in un contesto di squadra. Da soli non si va da nessuna parte. Loro due nel contesto di squadra si sono espressi bene ma lo stesso hanno fatto gli altri calciatori”.
Mancuso: “Io lo penso tutti i giorni, così come penso a tutti quelli che non riesco a far giocare. E tutti i giorni mi porto dietro questo peso perché lavorano in modo esemplare e sono partecipativi in tutto. Provo affetto nei confronti di tutti ma soprattutto nei confronti di chi non riesco a far esprimere. Sappiamo però che la strada è lunga”.
La Roma soffre le ripartenze: “Non si prepara una gara sulla base di una condizione, magari ce ne fosse solo una… Una squadra come la Roma ti offre delle difficoltà che non sono nemmeno programmabili perché a volte se le inventano. Quando prepari una partita non vedi solo una situazione. Abbiamo però un nostro modo di essere e cercheremo di migliorare questo modo di essere. Non c’è un piano A o un piano B, bisogna sempre migliorare il piano A”.
L’Empoli a Roma non ha nulla da perdere? “Fate voi, ci sono tre punti in palio. Se li lasciamo tutti a Roma vuol dire perdere un’occasione, altrimenti che ci andiamo a fare? E’ un modo dire che non esiste, è una stupidata”.