José Mourinho, allenatore dell'AS Roma, ha parlato a Sky Sport al termine della partita contro la Real Sociedad.
La prestazione: "La Real Sociedad ha avuto palla e ha creato problemi, merito nostro per l'organizzazione, lo sforzo, per l'empatia. Giocare contro un rombo è molto difficile, abbiamo avuto esperienza perchè lo abbiamo sperimentato contro l'Empoli e il Salisburgo. Non è una cosa nuova per noi ma è difficile. Bisogna anche avere una mentalità forte perchè quando tu non hai tante volte la palla devi avere questa mentalità. Abbiamo avuto questa mentalità, abbiamo controllato la partita e abbiamo segnato il secondo gol che può essere importante".
Quanto lavoro c'è dietro questa forza che si sta verificando all'Olimpico nel 2023? "Sono loro come squadra. Possiamo parlare del portiere, dei difensori centrali ma non conosco squadre che difendono bene solo con i singoli. Guardando la mia squadra posso dire come lavorano tutti i miei giocatori che giocano bene conoscendo tutti i limiti. Questo risultato sarà buono se non prendiamo tre gol al ritorno".
Anche per una squadra che gioca con il rombo diventa difficile affrontarvi: "Abbiamo giocato con due quinti freschi ed entrambi hanno fatto molto bene. Stephan ha questa caratteristica di fare gol, era pieno di benzina ed ha fatto gol in un'azione importante che avevamo preparato in questo modo. Non mi piace giocare contro un rombo dal punto di vista difensivo, mentre mi piace dal punto di vista offensivo. Nella ripresa ci è mancata un po' la gestione palla per creare difficoltà alla Real Sociedad. Sono comunque contento per quello che hanno fatto i ragazzi. Questa è una settimana pericolosa, dove la stanchezza si accumula. Giocare contro la Lazio per me è la stessa cosa che giocare contro il Milan o la Juventus ma questa città è pericolosa in questo senso. A San Sebastian servirà giocare senza pensare al derby".
La preparazione della partita: "Non è stato facile scegliere perché noi non abbiamo attaccanti in panchina, c'era solo Belotti. Non è presente neanche Solbakken. Mi sono ricordato di Bayern Monaco-Psg di ieri, con i tedeschi che avevano in panchina Gnabry, Sané e Mané, ecco mi sarebbe piaciuto averne solo uno negli ultimi quindici minuti e magari avremmo vinto anche con altri gol. A volte Stephan resta in panchina perchè ho bisogno di giocatori in avanti mentre quando gioca da quinto non posso poi portarlo in avanti senza considerare la sua stanchezza".